Se n’è andato troppo presto, a 62 anni, Marco Pezzotti, ma il suo ricordo resterà vivo nei cuori di chi lo ha conosciuto a Ponte San Pietro (e non solo). Perché Marco non era solo un uomo buono e generoso: era un personaggio, uno di quelli che, quando li incontri, ti fanno sentire immediatamente a casa.
«Appena mi vedeva, anche se ero dall’altra parte della strada, urlava e sbracciava per salutarmi – racconta con un sorriso velato di malinconia l’amico di sempre, Fabi Rota -. Era impossibile non volergli bene. Marco aveva una simpatia unica, travolgente».

Portiere per vocazione e per talento
Fin da ragazzo, Marco aveva una passione grande come un campo da calcio. Portiere per vocazione e talento, ha difeso i pali del Gm Ponte, del Suisio e del Brembate, fermandosi solo intorno ai 35 anni. Chi lo ha visto giocare lo ricorda come un atleta istintivo, coraggioso e brillante: «Avrebbe meritato almeno la Serie B, tanto era bravo – aggiunge Fabi -. Nei tornei notturni dell’oratorio era sempre tra i più ricercati, insieme a Giovanni Maffeis. Quando c’erano loro due in squadra, era spettacolo garantito».
Ma Marco non era il classico portiere che restava fermo sulla linea di porta: «Era talmente sveglio che arrivava fino a metà campo – ricorda divertito l’amico -. Quando gli gridavamo di tornare indietro, lui rispondeva in dialetto bergamasco con qualche battuta delle sue. Tutti scoppiavamo a ridere». Quel modo di vivere il gioco, con leggerezza e passione, era lo stesso con cui affrontava la vita: sempre un passo avanti, con un sorriso sincero e una battuta pronta.
Maturità e battuta pronta
Chiunque sia cresciuto tra Ponte San Pietro lo ha incontrato almeno una volta: al bar, in oratorio o per strada. Da giovane, Marco era una presenza fissa nei locali del centro, specialmente al bar Lego, poi diventato Serpico e Lux: «Io ero un po’ più grande di lui, ma nel ragionamento sembrava sempre più maturo della sua età», racconta ancora Fabi. Eppure, la sua maturità non gli impediva di godersi la giovinezza. A Carnevale, per esempio, con gli amici organizzava scherzi goliardici: «Avevamo un amico panettiere che ci dava la farina e noi la lanciavamo ai passanti ridendo come matti. Marco era sempre in prima linea».
Tifoso fedele dell’Atalanta, seguiva la Dea con la passione tipica dei bergamaschi, anche se non riusciva ad andare spesso allo stadio: «Giocava pure lui la domenica, non come adesso che ci sono partite tutti i giorni».
Il 22 ottobre i funerali
Col tempo, la vita di Marco ha preso la piega dolce e tranquilla della maturità. Si è sposato con Raffaella, che gestiva un negozio di scarpe a Ponte San Pietro mentre lui lavorava in fonderia. La comunità di Ponte San Pietro si prepara ora a salutarlo per l’ultima volta. I funerali di Marco Pezzotti si terranno mercoledì (22 ottobre) alle 10, nella chiesa parrocchiale di Ponte. Dopo la cerimonia, seguirà il trasporto al tempio crematorio.