Inaugurato cinquant'anni fa

Il Verrazzano e tutti gli altri Il fascino dei ponti di New York

Il Verrazzano e tutti gli altri Il fascino dei ponti di New York
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Il 21 novembre del 1964, venne inaugurato quello che all’epoca era il ponte sospeso più lungo del mondo e che ancora oggi mantiene il primato nelle Americhe. Si tratta del ponte di Verrazzano, enorme struttura che collega la parte sudovest di Brooklyn all’isola di Staten Island. Alla sua inaugurazione battè il record di sospensione del Golden Gate di San Francisco, aggiudicandosi il primato mondiale. New York è la casa di più di 2000 ponti e tunnel che connettono i cinque dipartimenti della città. Abbiamo scelto di raccontarvene quattro, probabilmente i più significativi, mischiando un po’ di storia, ingegneria e curiosità.

Ponte di Verrazzano, Brooklyn e Staten Island. È il ponte da cui parte la Maratona di New York. Ognuna delle torri, due in totale, contiene 1 milione di bulloni e 3 milioni di rivetti. Ognuno dei quattro cavi di sospensione che lo sorreggono hanno un diametro di 914 mm; ognuno è a sua volta composto da più di 26mila cavi che, stesi uno dopo l’altro, raggiungerebbero una lunghezza di 230km. A causa dell’altezza delle torri, 211 metri l’una (sono ancor’oggi la più alta struttura di New York al di fuori di Manhattan), e della distanzia che le separa (per un totale di 1.298 metri), architetti e ingegneri che l’anno progettato hanno dovuto tener conto della curvatura della terra – infatti, le cime delle torri sono più distanti delle basi. A causa dell’espansione termale provocata dai cavi in acciaio, la strada che le automobili percorrono sul ponte è 3.66 metri più bassa in estate rispetto all’inverno.

 

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È il ponte più isolato, quello più affetto dalle condizioni atmosferiche avverse, quello che al di là dà soltanto sull’oceano aperto. Il ponte si chiama così in merito dell’esploratore fiorentino Giovanni da Verrazzano, che nel 1524 divenne il primo europeo ad entrare in quello che da lì a qualche decennio divenne il porto di New York. Nel 2008 lo hanno attraversato 190 mila veicoli, e a causa dell’enorme traffico di automobili e del deterioramento, nel 2011, l’organizzazione Transportation for America lo ha etichettato come il ponte più pericoloso della città. L’MTA (Autorità dei Trasporti Metropolitani della città di New York, ndr) ha però calmato le acque, sostenendo che il ponte ha passato bene tutte le ispezioni. Oggi compie cinquant’anni; effettivamente appare ancora in gran forma.

Ponte di Brooklyn, Brooklyn e Manhattan. Classe 1883, è il più noto, celebrato, antico e presumibilmente bel ponte di New York City. È lungo 1825 m, con un mezzo chilometro d’intervallo sospeso. Percorso da Brooklyn – dove si imbocca nel quartiere di Dumbo – e camminando in direzione Manhattan, lo spettacolo è di quelli da lasciare senza fiato, specialmente in orario tramonto o sulla città cala la sera. Ha una bellissimo percorso pedonale e ciclabile. Nel 1964 è stato nomitato un National Historical Landmark, cioè un monumento storico.

 

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Qualche fatto interessante: la prima attraversata la fece nel 1876 un tale E.F. Farrington, capomeccanico, utilizzando una teleferica a vapore. nel 1919, il pilota austro-ungarico Giorgio Pessi, che decise di volare per l’Italia nella Prima Guerra mondiale, pilotò un aereo Caproni Ca.5 passando sotto il ponte. Nel 1969 la Perfetti, l’azienda di dolciumi italiana, lanciò una gomma da masticare chiamata “Brooklyn, la gomma del ponte”; il prodotto, diffusissimo ancor’oggi, raggiunse ai tempi il 90 percento delle quote di mercato. Il ponte è sorretto da quattro spessi cavi d’acciaio – ognuno composto da 5657 m di filo d'acciaio – che si ancorano sul tetto dei due famosi piloni in stile neo-gotico.

Queensboro Bridge, Queens e Manhattan. C’è un passaggio ne Il Grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald: «La città vista dal Queensboro Bridge è sempre la città vista per la sua prima volta, nella sua folle promessa di contenere tutto il mistero e tutta la bellezza del mondo». Lo chiamano anche ponte della 59esima strada, e non è una struttura che colpisce in particolar modo dal punto di vista estetico, ma gli artisti ne traggono probabilmente una certa ispirazione. Famosissima è la scena del film Manhattan di Woody Allen in cui Woody e Diane Keaton si rilassano all’alba su una panchina che dà sul ponte.

 

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Dark, but nice!
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Il ponte collega il Queens a Manhattan e passa sopra una lunga e poco larga striscia di terra che è chiamata Roosvelt Island, una vera e propria isola recentemente rivalutata dal punto di vista residenziale. Mezzo molto curioso per raggiungere l’isola è il Roosvelt Island Tramway, una funivia sospesa che da Manhattan porta a Roosvelt Island sfruttando la struttura del Queensboro, ed è capace di aprire a panorami mozzafiato. Il ponte ha la sua età: è operativo dal 1909, ed è considerato oggi una pietra miliare dell’ingegneria civile americana. Ci si passa come primo punto d’accesso a Manhattan se, durante la maratona di New York, riuscite ad arrivare fino a questo punto.

George Washington Bridge, New Jersey e Manhattan. È il ponte di New York che non collega due divisioni della città, bensì due stati. Sovtrasta l’Hudson, fiume ovest di Manhattan, ed è considerato il ponte con il più alto traffico mondiale di veicoli – nel 2013 ne ha portati avanti e indietro circa 102 milioni. Aprì 83 anni fa, nel 1931, e trentun anni dopo ne venne fatta una ristrutturazione che aggiunse una seconda carreggiata alla prima, sita esattamente sotto. Il Geroge Washington detiene anche il drammatico primato di più alto polo newyorchese per numero di suicidi: nel 2012, 18 persone delle 43 che hanno tentato il suicidio hanno perso la vita lanciandosi dal ponte.

 

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È apparso in diversi film, tra cui Il Padrino, Broadway Danny Rose di Woody Allen e Donnie Brasco, grazie alla vista unica della città di Manhattan. Infatti, è l’unico ponte del lato ovest del più celebre quartiere cittadino, e dalle sue carreggiate la Midtown piena di grattacieli su cui svetta l’Empire State Building appare un posto ancora un po’ lontano e pertanto desiderabile.

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