La "Milano-Taranto"

Primo al traguardo dopo 1.900 chilometri in Lambretta (come un film Anni Cinquanta)

Pier Fabrizio Donadonibus, 55 anni di Almenno San Bartolomeo, è stato per sei giorni in sella a una moto del '55. Aveva già vinto il Motogiro d'Italia con la Vespa

Primo al traguardo dopo 1.900 chilometri in Lambretta (come un film Anni Cinquanta)
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di Wainer Preda

È stato un po’ come vivere un film degli Anni Cinquanta. In sella a una Lambretta, scorrazzando su e giù per l’Italia, percorrendo 1.900 chilometri. Autore dell’impresa un bergamasco, anche se d’adozione. Si chiama Pier Fabrizio Donadonibus. Ha 55 anni, è di origine friulana ma risiede ad Almenno San Bartolomeo e per vivere fa il direttore vendite di un’azienda.

Affascinato sin da bambino dai racconti di papà e nonno su quanto erano belli quei tempi là, ha provato a cercarli in moto, decenni dopo. E così si è iscritto alla storica gara Milano-Taranto, una sorta di Mille Miglia su due ruote, vincendola. Tutto in sei giorni. Su una Lambretta D 150 del 1955. Bissando il primo posto che aveva conquistato lo scorso ottobre al Motogiro d’Italia, con la sua amata Vespa (Donadonibus è portacolori e nel direttivo del Vespaclub Bergamo).

Partenza, il 4 luglio, a mezzanotte, da Novegro poco fuori Milano. Partecipanti: duecento. Età media dei concorrenti: oltre i 60 anni, il più giovane 20 anni, la più anziana 88, insieme al figlio in sidecar. Dodici ore per arrivare a Bologna. E poi via verso il Centro Italia: Perugia, Cassino, Potenza, Bari e infine il traguardo a Taranto. Primo nella categoria “scooter storici fino al ’56”.

Ma, al di là della gara, è soprattutto un’esperienza unica, quella vissuta da Donadonibus. (...)

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