Quattro chiacchiere con Valentina che vuol salvare la Terra con la Dea
La 17enne, quel cartellone nerazzurro al "Fridays for Future" e l’invito dell’Atalanta. «Quando sono entrata in campo mi usciva il cuore dal petto»
“Salviamo la Terra, è l’unico pianeta dove gioca l’Atalanta”. Cartone del classico color marrone, pennarello rosso nella prima parte e blu nella seconda. Un gesto semplice, un’idea nata dopo aver sentito papà Luca e mamma Cristina commentare la vittoria di Roma contro i giallorossi: alla manifestazione “Fridays For Future” dello scorso 27 settembre, Valentina Gherardi, studentessa diciassettenne della provincia bergamasca, ha scelto questo messaggio per scendere in piazza. La spontanea genialità di quel semplice pezzo di cartone ha fatto in pochissime ore il giro del web e Valentina è stata travolta da un’improvvisa popolarità grazie a un messaggio che ha collegato due cose belle e importanti: il futuro del pianeta e la bellezza dell’Atalanta. Una volta arrivata anche negli uffici della società nerazzurra la fotografia della ragazza sorridente con il cartellone in mano, da Zingonia è partito l’invito ufficiale per Atalanta-Lecce e la famiglia di Valentina si è ritrovata in un giorno di festa con un piccolo ruolo da protagonista.
Valentina, dalla piazza allo stadio fino al sito ufficiale dell’Atalanta: cosa hai pensato?
«Al momento sembrava uno scherzo del papà, poi ho realizzato che era vero e tutti mi hanno detto: “Sei finita in prima pagina sul sito ufficiale, che bella cosa!”. È stato davvero emozionante».
Ti abbiamo vista in Tribuna, tutti volevano uno scatto con il tuo cartellone.
«Dall’Accademia Carrara, dove abbiamo parcheggiato, per tutto il tragitto in tanti ci hanno chiesto di scattare una foto. Allo stadio è stato emozionante, perché in Tribuna sono arrivate diverse persone che avevano visto il cartellone e mi hanno proposto di posare con loro per una foto. Bellissimo, ho partecipato pure a un evento dove era presente Andrea Masiello e perfino lui mi ha detto che lo aveva notato sui social: incredibile cosa si possa fare con un po’ di inventiva e qualche pennarello».
Ci racconti il momento più bello che hai vissuto domenica scorsa allo stadio?
«In realtà sono due. Quello super bello ma appena dopo il primo è quando ha segnato Robin Gosens sotto la Curva. Ha esultato lì, davanti a noi. Una grandissima emozione per tutto lo stadio e anche per tutta la mia famiglia. Ma il top dell’emozione l’ho raggiunta quando la responsabile della comunicazione di Atalanta, Elisa Persico, mi ha chiamato. “Vieni un attimo con me che facciamo una...