Quei casoncelli che portano in Paradiso. Gandino piange Maria Nodari, volontaria generosa
In memoria della 71enne, morta il 23 aprile all'ospedale di Alzano, legatissima a tutta la comunità della Val Gandino
di Giambattista Gherardi
Nel piccolo borgo di Cirano, ma anche a Gandino, la voce da tempo correva di bocca in bocca. Tutti ne erano al corrente e con gioia allargavano sempre più il cerchio della condivisione. Le prime dritte erano arrivate dai soliti ben informati: per andare in Paradiso, lo strumento utile e gustoso sono i casoncelli. I buongustai forse lo avevano intuito da tempo, ma nel piccolo borgo la voce si era sparsa ormai di casa in casa. La signora Maria ne aveva avuto conferma dalle voci raccolte dal marito Gianni alle riunioni dell’Avis e nella sede del Gruppo Alpini, ma anche dai racconti dei figli Andrea, reduce dalle prove con il Civico Corpo Musicale di Gandino, e Claudio, che ne aveva avuta menzione dagli amici dell’Atalanta Club Valgandino.
Lei Maria, aveva però equivocato: quei casoncelli tanto gustosi “che ti portano in Paradiso” più che mangiarli, pensava si dovessero semplicemente preparare. Ecco allora che fra gli impegni delle tante faccende domestiche, si ritagliava il tempo per preparare pasta e ripieno, ma anche per dare una mano in cucina, in oratorio, al Cre, alla Ciranfest, alla Festa d’Argento o alle serate dell’Avis. Più che una mano, ne dava cento, perché mentre impastava, cuoceva, puliva e riordinava, aveva anche modo di accarezzare il cuore dei familiari, dei ragazzi e di tutti quei compaesani che si affrettavano a gustare casoncelli “per andare in Paradiso”. All'esempio univa sempre, in omaggio, una parola buona.
Per Maria Nodari la chiamata dal cielo è arrivata nei giorni tristi della pandemia, quando avrebbe festeggiato il ricordo delle nozze con Gianni e il suo settantunesimo compleanno. Dall’ospedale di Alzano il sentiero fra le nuvole l’ha condotta alla porta dei Cieli. Qui c’era la fila infinita di quanti attendevano di entrare da una porta laterale, con San Pietro che controllava le diverse credenziali. Al centro c’era però un grande portone, cui sembrava nessuno avesse libero accesso. Ricordava, quel portone, quello di casa Nodari a Cirano, aprendo il quale nei giorni del Presepe Vivente ti si spalanca un mondo fatto di lavoro e gioiose, intense relazioni. Maria si affacciò incuriosita e San Pietro, mostrando subito di riconoscerla le disse “Entra pure!”. Maria fu sorpresa: “Non ne ho diritto, ci sono tanti - balbettò - che hanno mangiato molti più casoncelli di me”.“Tu li hai preparati - rispose San Pietro -, questa è la tua Casa, per
sempre”.
A ricordo di Maria Nodari in Rudelli, 71 anni di Gandino, morta il 23 aprile 2020 all'Ospedale di Alzano Lombardo.