Quell'abbraccio fra Curnis ed Epis, i due grandi vecchi dell'alpinismo bergamasco
Mario Curnis e Virginio Epis si sono ritrovati 49 anni dopo la prima spedizione italiana sull'Everest
di Paolo Aresi
Mario Curnis odia i sentimentalismi, però rivedere Virginio Epis su a Serina per la festa della montagna, nei giorni scorsi, gli ha fatto molto piacere.
«Ci siamo abbracciati» ha detto Curnis, uno dei più forti alpinisti bergamaschi di tutti i tempi. In quelle tre parole c’è tutta la carica di sentimento del vecchio alpinista che oggi, 86 anni, vive con la moglie in una bella casetta, sul pendio verde di San Vito, per andare a Selvino, da Nembro.
Una casa di pietra, accogliente, come la moglie di Mario, Rosanna, che ha un sorriso per tutti, una donna dolce, ma di ferro, abituata alle lunghe attese con i bambini piccoli, sapendo che il marito era impegnato in una spedizione dalla quale poteva anche non ritornare.
Spiega: «Allora non c’erano i cellulari, passavano anche settimane senza avere notizie. Non è stato facile, ma questa era la sua vita, il suo mondo e quando l’ho sposato lo sapevo. Gli sono sempre stata vicina, anche se eravamo lontani migliaia di chilometri».
Mario Curnis e Virginio Epis (91 anni) si sono ritrovati insieme dopo quarantanove anni della prima spedizione italiana alla montagna più alta del mondo. Con loro, di Bergamo, c’erano anche Nava e Dotti. La spedizione (...)