Chi è quello di «saluta Andonio!» che si prende 1.500 euro a serata

Il suo nome è Marco Morrone, ha 16 anni, pesa 135 chilogrammi e vive a Cosenza. Questo breve identikit, però, vi dirà ben poco. Perché Marco, in realtà, è per tutti solo e soltanto "Saluta Andonio". È grazie a questo tormentone, lanciato quasi per caso poco meno di due anni fa su YouTube che questo ragazzone, dall'accento marcato e i modi da sempliciotto (in senso buono, s'intende), è diventato una vera e propria star del web, con milioni di visualizzazioni all'attivo sui propri video, una pagina Facebook seguitissima e un giro d'affari in continua crescita.
https://www.youtube.com/watch?v=A5zUVHNs42A
Come detto, tutto ebbe inizio nel 2015. Precisamente l'11 novembre 2015. Mentre è in macchina con il padre, Marco prende il cellulare e iniziare a filmarsi. Racconta cosa sta facendo e cosa farà più tardi con gli amici («devo comprare l'album di figurine della Champions, poi esco con gli amici che vado all'Iper... E niente...»). Ma, soprattutto, cerca di coinvolgere nel filmato anche il padre, che sembra tutt'altro che interessato alla cosa. Ed è proprio qui che nasce il tormentone: Marco, infatti, chiede a suo padre di salutare la telecamera. «Saluta Andonio!». È bastato questo, per trasformare la sua vita. Da quel momento, ogni suo video è stato visualizzato da milioni di utenti, i suoi modi di dire sono diventati uno slang conosciuto in tutta Italia e la sua popolarità è cresciuta fino al punto di aver realizzato una canzone per l'estate 2017 insieme ad Angelo Jay & Jasper (il titolo, manco a dirlo, è Saluta Andonio e il video vede la partecipazione di Francesco Facchinetti) e di aver ottenuto un ruolo di spicco nel video dell'ultimo successo di Fabio Rovazzi e Gianni Morandi, Volare, dove una serie di personaggi diventati virali sulla rete si affiancano ai due cantanti.
Oltre a tutto questo, però, in realtà di Marco aka "Saluta Andonio" si sapeva ben poco. E così il settimanale OGGI ha pensato bene di intervistarlo. Al telefono, però, non risponde Marco ma il suo agente Valerio Vinciguerra. Perché ormai il successo dell'adolescente è tale da aver bisogno di un manager. Nonostante siano le undici, Vinciguerra dice di richiamare nel pomeriggio: «Non si sveglia mai prima delle 14». Bella vita. Anzi, lavoro, visto che il "povero" Marco è costretto a questi orari dalle serate in discoteca che fa ormai abitualmente e per le quali viene lautamente retribuito: «Per una serata in discoteca il cachet si aggira sui 1.500 euro - spiega il manager -. Si presenta al locale alle 23 perché, essendo minorenne, deve andare via prima di mezzanotte. Saluta, parla e canta la sua canzone. Per un pomeriggio in piscina, invece, il prezzo è 500 euro». Può sembrare una follia, ma Marco è richiestissimo dai gestori dei locali. I prossimi appuntamenti sono a Riccione, Piacenza e Latina, ma l'agenda dell'estate del ragazzo è già piena. Tutto questo successo, però, va un po' a scapito dei risultati scolastici: «Non vado molto bene...», ammette Marco a OGGI dopo essersi finalmente svegliato. Frequenterebbe la seconda ragioneria, ma al momento ha altro a cui pensare.
E i genitori? Restano a Cosenza, dove gestiscono un mobilificio: «Mio padre Antonio è come lo vedete nei video: è buono, ma è introverso, ama stare sulle sue. Mamma Anna ogni tanto mi segue, amministra lei i miei guadagni. Però questo successo e difficile da gestire per loro, con tutte queste persone false e invidiose che mi scrivono brutte cose in rete». Sebbene seguitissimo, infatti, come tutte le star del web anche Marco ha molti "haters", soprattutto nella sua città natale, Cosenza. «Qui a Cosenza molti lo invidiano e lo insultano sui social network», racconta Vinciguerra, che poi però aggiunge: «In realtà Marco è corteggiatissimo, le ragazze ora lo adorano perché è tenero come un orsacchiotto. È amato ovunque, tranne nella sua città». Ma questo, a Marco, interessa fino a un certo punto: «Intanto ho trovato la fidanzata, Tania» dice con il sorriso. Il ragazzo racconta poi il motivo per cui ha iniziato a fare video: «A scuola sono stato sempre vittima dei bulli. Mi sfottevano per il peso, mi chiamavano chiattone, mi insultavano. Ho iniziato a fare video per sfidarli, per dimostrare che valevo qualcosa anche io». E ha fatto centro.
«Marco non è ignorante, è sveglio, ha tante idee e un grande spirito imprenditoriale» dice il suo manager, sicuro che il suo assistito farà strada. Certo, l'obiettivo fissato dal ragazzo non è proprio dei più semplici da raggiungere... «Punto al cinema comico. Sono fan di Franco e Ciccio e Ficarra e Picone. Un film che racconta la mia vita, non sarebbe fantastico?». Il titolo ci sarebbe già, scommettiamo: Saluta Andonio!