Raccontò l'India "su quattro ruote": Arcene piange Alex Caltagirone, morto a 46 anni
I funerali si terranno domani, giovedì 28 dicembre, alle 15 partendo dall'abitazione di via Merisi, 4 fino alla parrocchiale
«Non mi piace cercare una conclusione; forse mi sono fatto affascinare dall'ottica che vede la vita, l'esistenza di ogni cosa, inserita in un ciclo infinito... niente finisce, né inizia...tutto è sempre esistito e sempre esisterà». Sono le sue stesse parole, tratte dal libro "Ombelico India", ad accompagnarlo ancora una volta in un viaggio, l'ultimo si dice, verso la pace. Forse lui non ci vedrebbe una fine. Era così Alexander "Alex" Caltagirone, classe 1977, appassionato di scrittura, viaggi, culture e fotografia. Si è spento a 46 anni, circondato dall'affetto della sua famiglia e dalle cure amorevoli della Fondazione San Giuliano.
Addio ad Alex Caltagirone
I funerali si terranno domani, giovedì 28 dicembre 2023, alle 15 partendo dall'abitazione di via Merisi, 4 per raggiungere la parrocchiale di San Michele Arcangelo. Alex lascia la mamma Tina, il papà Enzo e tanti amici che lo hanno conosciuto in questi anni. Originario di Agrigento, viveva ad Arcene da tempo. Una presenza che non passava inosservata anche grazie alla partecipazione attiva alla vita culturale del territorio.
A ricordarlo, infatti, sono stati in molti: tra loro anche Hermes Scarpellini che ha ricordato il contributo di Alex alla fondazione del Circolo culturale fotografico verdellinese, poco prima della sua partenza per l'India. Un viaggio che lo ha cambiato e che è diventato un libro prima e uno spettacolo teatrale poi.
Alex "ha sempre amato osservare la gente e le relazioni che nascono da situazioni poco ordinarie, scoprire mondi - si legge nella presentazione legata alla pubblicazione del diario di viaggio a quattro ruote "Ombelico India" - segreti, nascosti, silenziosi, fragili; studiare e imparare di tutto, per lo più scenari orientali, analizzare alla buona fenomeni sociologici della quotidianità, giocare con le parole ed esprimersi con voce bassa, scrivendo, fotografando, disegnando; esplorare modi alternativi per vivere semplicemente, stare nella natura e commuoversi al sole".
Ombelico India
Da Ombelico India la compagnia "Bel. teatro" di Padova e l'associazione culturale "Mappa Mundi" hanno tratto nel 2009 l'omonimo spettacolo teatrale.
"Sconvolgente e coinvolgente quello che l'autore riesce a trasmettere tra le righe del suo diario di viaggio. Un viaggio coraggioso, spirituale, che ha voluto affrontare da solo, lui, con la propria carrozzella, attraversando un po' di India - si legge in una delle recensioni del suo libro - Dall'ombelico India del primo capitolo fino all'ultimo, dall'estremo sud a Calcutta, descrizioni vivissime di un Paese pieno di contraddizioni, spirituale e materiale, ricco e povero, bello e brutto".