Ricordate quei dieci milioni che il Sassuolo offrì per il Papu?

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Implacabile. Non esiste un altro aggettivo per definire la marcia dell'Atalanta, alla sesta vittoria nelle ultime sette partite, quarta in classifica, ora a 3 punti dalla Champions League, a otto lunghezze dalla Juve capolista. Sì, perché, non essendoci limite ai sogni, adesso bisogna guardare all'insù, senza avere paura di volare. Erano sedici anni che la Dea non era protagonista di un simile exploit dopo 12 giornate: l'impressione è che abbia appena cominciato a divertirsi.

La vittoria sul Sassuolo è stata così netta da non ammette repliche e, se gli emiliani hanno avuto ragione a protestare sulla rete di Gomez, in chiaro fuorigioco e quindi irregolare e quindi da annullare, è altrettanto vero che la squadra di Eusebio Di Francesco sia stata schiantata dall'impressionante prova di forza atalantina. La splendida prodezza di Caldara e il sigillo di Conti hanno chiuso un tris di grande bellezza, a coronamento di un'altra prova magistrale contro un Sassuolo che ha pagato dazio alle fatiche di Europa League e a una rosa insufficiente, causa infortuni. Ma questi sono problemi del Sassuolo.

Del resto, anche Gasperini lamentava assenze eccellenti e, alla vigilia, c'era stato chi paventava un possibile rilassamento della squadra dopo le cinque vittorie e il pareggio che, nella classifica del mese di ottobre, avevano addirittura catapultato i nerazzurri al primo posto quanto a punti e rendimento. Macché. L'allenatore ha talmente messo a punto il suo gioco che, pur cambiando alcuni dei protagonisti, i risultati non cambiano. D'altra parte, se Caldara, Conti e Gagliardini sono stati fra i migliori, non è stato un caso. Se Di Biagio chiama cinque ragazzi di Percassi nell'Under 21 che, proprio a Bergamo, incontrerà la Danimarca in amichevole, una ragione c'è. Questa ragione si chiama Atalanta. Mai così bella da sedici anni a questa parte. Mai così consapevole che il bello debba ancora venire. Ed è un peccato che le mene burocratiche - in Figc sperano soltanto per ora - impediscano a Ventura di chiamare Gomez in Nazionale. Con Papu si vola. Onore alla società che, per confermare il Numero Dieci, in estate ha rifiutato 10 milioni di euro offerti proprio dal Sassuolo. Tutto si tiene.

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