Romano e la Bergamasca piangono Pierluigi "Pigi" Caracchi, grande artista e musicista
È morto il 15 agosto a causa di una malattia. Tante le sue composizioni e le sue collaborazione che lo hanno portato a cimentarsi con i più disparati generi
Ha resistito finché ha potuto, poi la malattia se l'è portato via. È morto martedì 15 agosto, a Romano di Lombardia, Pierluigi Caracchi, noto a tutti come "Pigi", 64enne musicista e compositore.
Come riporta PrimaTreviglio, Caracchi lascia la moglie Anna, il figlio Daniele, i fratelli Franco e Giovanni e le sorelle Mariella e Silvia. La famiglia, nel triste momento di lutto, ha voluto ringraziare la dottoressa Giovanna Consolandi, il dottor Michele Albergati e a tutte le persone che si sono prodigate con amorevoli cure.
I funerali di Caracchi si sono svolti la mattina di oggi (17 agosto), a Romano, nella Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta, cui è seguito il trasporto al Tempio Crematorio di Bergamo.
Il ricordo di chi lo conosceva
Pigi era conosciuto e benvoluto in tutto l’ambiente della musicale d’autore. Tante le sue composizioni e le sue collaborazione che lo hanno portato a cimentarsi con i più disparati generi musicali. Era un professionista completo e suonava di tutto: classica, jazz, pop, funk. Dotato di grande tecnica, ha formato generazioni di musicisti.
Caracchi era molto legato alla comunità di Romano, soprattutto all'Oratorio San Filippo Neri, dove ha più volte suonato nel corso della sua vita, intrattenendo e contribuendo alla riuscita degli spettacoli attraverso le sue musiche.
L'addio del sindaco Nicoli
Tra i primi a celebrarne la memoria e a dargli l'addio è stato il sindaco di Romano, Sebastian Nicoli:
«Ne ho cercate ma no, non ho fotografie insieme a te. Ma ho il cuore e la mente pieni di come sapevi trasformare qualsiasi parola, qualsiasi pensiero, qualsiasi idea in musica. Abbiamo passato ore nel tuo studio mentre creavi musiche e canzoni di un nuovo musical che avrebbe fatto cantare e ballare centinaia di ragazzi. Pigi, ne abbiamo realizzati sette in più di vent’anni e ogni volta sapevi stupirmi e farmi emozionare per quello che eri capace di creare.
Tu pensavi in musica, trasformando traballanti parole che ti proponevo in una nuova canzone. Penso a quanto ti devono centinaia di ragazzi, ormai adulti, ormai genitori, per quello che hai regalato loro con le tue canzoni: sorrisi, allegria, voglia di stare insieme… L’ultima volta che ci siamo visti mi hai donato delle nuove canzoni per farne un nuovo spettacolo. Ormai con pochissimo fiato, mi hai chiesto di realizzarlo prima che tu ci lasciassi…
Quel 7 dicembre scorso ti ho promesso che l’avrei fatto ma sapevo, nel mio cuore, che ti stavo dicendo una bugia… Non riesco a far smettere il mio cuore di piangere pensando a ogni momento passato insieme, ascoltando le note che sapevi far nascere da quella tastiera. Ciao Pigi».