Scomparso a 92 anni Valdo Eynard, contribuì a diffondere gli scacchi in Bergamasca
Nel 2021 aveva ricevuto una targa di ringraziamento nella sua casa a Bergamo. Ancora suo il record di titoli provinciali vinti
Se n'è andato la sera di ieri (lunedì 8 gennaio) Valdo Eynard, 92enne che da scacchista contribuì alla diffusione della disciplina nella Bergamasca.
Diversi incarichi provinciali
Classe 1931, divenuto giocatore di categoria magistrale intorno ai sessant'anni, ancora oggi è suo il record di titoli provinciali vinti: sette in tutto, conquistati tra il 1961 e il 1972, che fu anche l’anno del “match del secolo” fra l’americano Bobby Fischer e il sovietico Boris Spassky. Eynard si era diplomato al liceo Sarpi e laureato in Scienze biologiche, andando poi a lavorare alla Cesalpinia.
Abitava in viale Vittorio Emanuele a Bergamo e aveva una casa anche a Celerina, comune svizzero in Engadina. Viveva insieme alla moglie Ketti, con la quale aveva festeggiato i sessant'anni di matrimonio nel 2022. Da qualche tempo si era allontanato dal mondo degli scacchi, ma in passato aveva dato un apporto fondamentale all'ambiente bergamasco e lombardo: infatti aveva ricoperto l'incarico di delegato provinciale per circa vent'anni, poi quello di presidente del Cs Bergamo e, in seguito, della Società scacchistica bergamasca, nata dalla fusione tra il Cs bergamasco e il Cs Bergamo Alta.
L'impegno per i giovani
Negli anni Ottanta e Novanta aveva collaborato con il Circolo scacchistico Excelsior e l’allora segretario Tommaso Minerva, scomparso nel 2015, per favorire la crescita dell’attività tra i ragazzi in provincia, con ottimi risultati.
Il primo giugno del 2021, in occasione dei suoi novant'anni, aveva ricevuto una targa di ringraziamento da parte del Comitato regionale lombardo, per il suo impegno nel promuovere questo gioco tra i più giovani. Aveva avuto l'idea di attivare degli stage per gli under 16 lombardi, eventi che ospitava spesso a Engadina, e introdurre gli scacchi nelle scuole.
A ricordarlo anche Dario Mione, direttore editoriale di Messaggerie scacchistiche, che ne ha tracciato una breve biografia e sottolineato la modestia e l'impegno, nei ruoli che aveva ricoperto nelle diverse associazioni: «Grazie di tutto Valdo, grazie davvero di cuore».
Io sono uno degli studenti delle scuole elementari cittadine che nel 1981 imparò a giocare a scacchi grazie ad una maestra illuminata ed al circolo scacchistico Excelsior.
Non lo dico da oggi, a scuola la pratica degli scacchi dovrebbe essere introdotta come materia di studio. Purtroppo noi ci attardiamo ancora sull'imparare a memoria gli affluenti di destra e di sinistra del Po.