Se n'è andato Bruno Zanoni, ciclista originario di Nembro e storica maglia nera al Giro d'Italia
Viveva a Laigueglia (Liguria) dove era ristoratore all'Hotel Splendid, albergo di famiglia. Aveva 71 anni ed era malato
«Una persona davvero speciale, corretta e come ce ne sono poche»: sono tanti i saluti che stanno popolando i social in questa giornata, il 7 novembre, triste per il mondo del ciclismo. È morto a Laigueglia (Liguria), dove era ristoratore all'Hotel Splendid, Bruno Zanoni, ciclista originario di Nembro che partecipò a cinque Giri d'Italia fra il 1974 e il 1979. Quest'ultimo lo rese famoso perché lo concluse all'ultimo posto e gli fu data la cosiddetta "maglia nera".
Vittorie e... sconfitte
Campione italiano nell'inseguimento a squadre dilettanti nel 1973, Zanoni vinse la prima semitappa dell'undicesima tappa del Giro d'Italia 1978 con arrivo ad Assisi e fu secondo nella quindicesima tappa nel 1974. Partecipò ai mondiali su pista di Monteroni di Lecce 1976, classificandosi settimo nell'inseguimento individuale.
Non mancarono quindi le soddisfazioni nella sua carriera ciclistica, anche se per i più è sempre stato conosciuto per quella maglia nera, che l'aveva poi portato a partecipare a diversi panel televisivi al fianco di star come Raffaella Carrà o Mike Bongiorno.
Il ciclismo nel cuore
Nonostante la sua attività da ristoratore e albergatore, non aveva dimenticato la passione per il ciclismo. Per anni ha lavorato all'organizzazione del Trofeo Laigueglia, aperitivo della classicissima Milano-Sanremo. È morto all'età di 71 anni dopo una malattia. In Liguria lascia la moglie e due figli, parenti e amici.