Originario di Morengo

Se n'è andato don Corinno Scotti, che negli ultimi anni aveva voluto stare «vicino alla Madonna»

Noto a molti come "il parroco di Yara" per aver vissuto i terribili mesi della scomparsa della tredicenne, è morto a 84 anni. Il 14 agosto i funerali

Se n'è andato don Corinno Scotti, che negli ultimi anni aveva voluto stare «vicino alla Madonna»
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Se n'è andato nel pomeriggio di oggi, lunedì 12 agosto, don Corinno Scotti, che come ultimo incarico s'era preso cura del Santuario del Bailino di Levate. Aveva 84 ed era malato da tempo.

Originario di Morengo, le sue erano umili origini: il padre faceva il falegname, la madre la casalinga. Prima di lui, alla coppia erano morti sei fratellini. Dopo di lui sono nate due sorelle. Ha frequentato le scuole medie a Treviglio e il ginnasio dai Salesiani. È poi entrato in Seminario a Bergamo all’inizio del liceo.

Don Corinno è stato ordinato sacerdote l’8 giugno 1963 dal vescovo Piazzi, appena cinque giorni dopo la morte di Papa Giovanni. Per otto anni è stato curato all’oratorio di San Tomaso a Bergamo e poi per dieci anni ha vissuto in missione a Esmeraldas, in Ecuador. Tornato a Bergamo, ha rivestito alcuni incarichi in Diocesi ed è stato parroco a Guzzanica, Paladina e dal 2002 al 2015 a Brembate Sopra.

Proprio nella sua esperienza nell'Isola assurse una notorietà nazionale, diventando per molti "il parroco di Yara". Nei terribili mesi della scomparsa delle tredicenne, don Corinno fu punto di riferimento per la famiglia Gambirasio e per la comunità brembatese, condividendo con essa dolori e speranze. Nel 2016 andò in pensione e fu destinato al santuarietto della Madonna del Bailino di Levate, sulla strada tra Stezzano e Verdello. Era stato lui a dire al vescovo di voler stare vicino alla Madonna.

La salma di don Corinno è ora esposta proprio al Bailino. I funerali si terranno mercoledì 14 agosto nella sua Morengo.

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