Ottica oreficeria

Sessant’anni di precisione: la storia dei Valceschini di Mozzo tra «dedizione, pazienza e amore»

Dal 1964 Battista ha fatto del suo talento un punto di riferimento per i clienti. Ha trasmesso competenze e valori ai figli e nipoti

Sessant’anni di precisione: la storia dei Valceschini di Mozzo tra «dedizione, pazienza e amore»

di Dino Ubiali

Non è solo un negozio, ma un pezzo di storia del paese. L’Ottica Oreficeria Valceschini di Mozzo compie 60 anni di attività, un traguardo che racchiude la vita di un uomo, il fondatore Battista Valceschini, e il percorso di una famiglia che ha saputo trasformare sacrifici e competenze in un punto di riferimento per generazioni di clienti.

Nato nel 1927 a Brembilla, in una famiglia numerosa della valle, Battista visse gli anni difficili della guerra e del dopoguerra, quando in molti erano costretti a cercare fortuna oltre confine. Così, ancora giovane, seguì i fratelli e si trasferì in Svizzera, come tanti bergamaschi dell’epoca.

Il suo arrivo non fu semplice: gli italiani erano spesso accolti con diffidenza, il lavoro era duro e le condizioni spartane. Iniziò quasi per caso in una fabbrica di orologi, occupandosi delle mansioni più umili: pulizie, consegne, piccoli incarichi di fiducia. Ma quell’ambiente, fatto di ruote dentate, molle e cronografi, lo affascinò al punto da decidere di imparare il mestiere.

Battista non aveva studi tecnici alle spalle, ma mostrava grande manualità e pazienza. Grazie alla determinazione e alla disponibilità ad apprendere da chi ne sapeva più di lui, conquistò gradualmente ruoli di maggiore responsabilità. Col tempo divenne specialista nel controllo di qualità dei cronografi, lavorando per marchi prestigiosi come Omega e Zenith, simbolo dell’eccellenza svizzera.

Dopo oltre dieci anni in Svizzera, Battista decise di rientrare in Italia. A convincerlo furono anche i fratelli, che intravedevano a Mozzo l’occasione giusta: nel paese non esisteva ancora un negozio di orologi e gioielli. Così, nel novembre del 1964, nacque l’Oreficeria Valceschini.

All’inizio il laboratorio era modesto: un piccolo locale, un banchetto, alcuni attrezzi e tanta voglia di fare. Battista si dedicava alle riparazioni, con la competenza maturata in Svizzera, mentre la moglie gestiva la vendita al banco. La formula funzionò: la gente apprezzava la professionalità, la serietà e la disponibilità.

Con il passare degli anni, anche il figlio iniziò a dare una mano (…)

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