L'addio

Si spegne a quarantuno anni per un aneurisma: Villa d'Adda piange Francesca

La donna si era sentita male lo scorso 21 maggio. I famigliari hanno deciso di donare le cornee e altri tessuti

Si spegne a quarantuno anni per un aneurisma: Villa d'Adda piange Francesca
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Non ce l'ha fatta, purtroppo, Francesca Esposito, colpita da un aneurisma a soli quarantuno anni per il quale era ricoverata dallo scorso 21 maggio presso l'ospedale Papa Giovanni di Bergamo. Una triste vicenda, iniziata quel sabato mattina di due settimane fa: erano circa le 7 quando la sua famiglia l'ha ritrovata riversa a terra nel bagno della loro casa di Villa d'Adda, senza alcun segno di vita.

Allertato il personale di soccorso, dopo le prime cure c'è stata la corsa all'ospedale cittadino, dove è arrivata in gravi condizioni. È stata sottoposta a un primo intervento chirurgico, che aveva acceso qualche barlume di speranza sul suo recupero, ma successivamente è stata operata altre due volte. Ieri la notizia più brutta: Francesca si era aggravata e si è spenta, lasciando nel dolore il marito Roberto e i due figli, Laura di diciassette anni, Lorenzo di tredici, la mamma Marieva, il papà Piercarlo e il fratello Damiano.

Come ultimo gesto d'amore, i suoi famigliari hanno deciso per la donazione di cornee e altri tessuti: «Ho acconsentito alla donazione degli organi – ha spiegato il marito a L'Eco di Bergamo, che per primo ha raccontato la vicenda – perché, pur non essendo una donatrice volontaria, ha sempre espresso la sua volontà di donare. Francesca era una persona molto attiva e legata alla famiglia. Dopo la nascita di nostra figlia Laura aveva deciso di lasciare il lavoro per seguire la famiglia. Non faceva parte di nessuna associazione, però aiutava tante persone anziane, soprattutto del paese, e collaborava con la parrocchia e l'oratorio. Per me è stata una moglie straordinaria e per i figli una mamma meravigliosa».

Oggi alle ore 15 presso la chiesa parrocchiale di Villa d'Adda ci sarà l'ultimo saluto a Francesca. I familiari hanno chiesto di non inviare fiori ma di devolvere eventuali offerte a favore dell'oratorio di Villa d'Adda.

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