San Martino d'oro

Silvia Mandelli premiata a Torre Boldone per la sua missione a Gaza con la Croce Rossa

Un’edizione da record: 17 candidature e sei premiati. Angelo Mario Gritti, Tullia Vecchi, Alfredo Lazzarini, Ivano Premoli

Silvia Mandelli premiata a Torre Boldone per la sua missione a Gaza con la Croce Rossa
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di Andrea Carullo

È di nuovo tempo di San Martino d’Oro, il premio conferito a persone, associazioni e imprese del territorio che si sono distinte per meriti e che hanno portato lustro al piccolo paese della Bergamasca.

Quest’anno la partecipazione è stata da record: al Comune di Torre Boldone sono pervenute ben 17 segnalazioni, metodo tramite il quale vengono prese in considerazione i partecipanti, per 13 diverse candidature. Di queste, per quest’anno l'amministrazione ha scelto di premiarne addirittura sei.

«Sia i cittadini che le associazioni sono nativi di Torre Boldone – sottolinea la sindaca Simonetta Farnedi –, sono nate qui e operano qui e tutte hanno svolto un lavoro di volontariato in diversi ambiti, dal sociale allo sport, sono tutte persone che davvero si sono dedicate al prossimo e hanno dato lustro al nostro Comune. Siamo molto contenti della partecipazione dei cittadini, davvero estesa, un fatto testimoniato anche dal numero di premi, che poi è più giusto chiamare benemerenze, che quest’anno supera quello degli anni passati – quattro nel 2021, cinque nel 2022 e di nuovo quattro nel 2023 –, ma ciò non significa svilire il premio, anzi: vuol dire che non abbiamo voluto rimandare al prossimo anno chi pensavamo ne avesse diritto già oggi».

A venire premiati sono stati Silvia Mandelli, infermiera prima ai "Riuniti" e poi al “Papa Giovanni XXIII”, in prima linea in diverse missioni africane al seguito di Medici senza frontiere. Entrata nel comitato della Cri, si è trovata a operare anche in vari e rischiosi teatri di guerra come, di recente, nella Striscia di Gaza.

Il secondo nome è quello di Angelo Mario Gritti, volontario per l'associazione San Martino, per l’oratorio e per la Rsa Palazzolo. C'è poi Tullia Vecchi, che nel 2001 ha fondato l’associazione Nepios, il cui scopo è destinare tutti i fondi raccolti a progetti per il sostegno dell'infanzia e della famiglia.

Alfredo Lazzarini è stato scelto, invece, per l’impegno lungo trent’anni (...)

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Michele

Visto l'utilizzo di esplosivo ad alto potenziale con uranio impoverito, che renderà l'area contaminata per chissà quanti anni, speriamo non abbia conseguenze per la sua salute