Todd Rose, l'uomo che ha inventato tutto un nuovo modo di imparare

Quando Todd Rose, ideatore del metodo del Summit Learning, propose nel 2013 al Tedx di Sonoma County il suo discorso sul Mito dell’essere nella media (The Myth of Average) iniziò in questo modo: «È il 1952 e l’Air Force ha un problema. Ha buoni piloti che stanno utilizzando aeroplani sempre migliori; nonostante questo i risultati peggiorano. Per un po’ l’Air Force dà la colpa ai piloti, poi alle nuove tecnologie degli aerei, infine agli istruttori di volo. Il problema, però, è un altro: sta nella cabina di pilotaggio, che non è adatta per piloti da combattimento».
Un nuovo metodo di apprendimento. Todd Rose da ragazzo era solitario, annoiato e spesso in conflitto con i suoi insegnanti. Non riuscì neppure a diplomarsi. Quando decise di studiare e si iscrisse ai corsi serali ottenne senza problemi una laurea in psicologia a Harvard e poi un dottorato sulle scienze dello sviluppo umano. Ora è direttore del programma Mente, Cervello ed Educazione dell’Università di Harvard, che, partendo dalle ultime scoperte nel campo della biologia e della neuroscienza, studia nuove forme di apprendimento che tengano conto del fatto che il cervello e lo sviluppo dei bambini sono modellati sia dalle esperienze di apprendimento che dall’ambiente che li circonda.
Cosa si può fare per aiutare i bambini ad imparare? Quanto conta l’ambiente esterno sui risultati raggiunti? Ha senso proporre un apprendimento basato “sull’alunno medio”? Partendo da queste riflessioni Todd Rose ha fondato il Center for Individual Opportunity, sviluppando le sue attività attorno alla scienza dell’individuo, una branca della psico-pedagogia che rifiuta l’idea dell’alunno medio. Grazie al sostegno della Fondazione Bill e Melinda Gates e della Chan Zuckerberg Initiative, Rose è tra i fondatori del programma Summit Learning, un progetto di apprendimento innovativo che lui e i suoi colleghi stanno diffondendo nelle scuole americane.
Come funziona. Un programma che prevede una transizione verso classi di apprendimento personalizzato, che ad oggi coinvolge negli Stati Uniti 330 scuole, 54mila studenti e 2400 insegnanti. Le undici scuole statunitensi nelle quali il programma è già rodato aiutano, attraverso una partnership di coordinamento sviluppata in quaranta stati americani, le altre scuole che stanno iniziando la transizione. La piattaforma online offre agli alunni uno strumento di apprendimento personalizzato, agli insegnanti programmi di supporto e di mentorship; oltre a una serie di curriculum personalizzabili per alunni dai sei ai dodici anni, che coprono materie come inglese, matematica, scienze e studi sociali. Attraverso la piattaforma gli studenti possono fissare obiettivi di breve, medio e lungo termine, imparare e approfondire argomenti scelti autonomamente, seguendo ciascuno il proprio ritmo. A mentori e insegnanti è affidato il tutoraggio delle attività e la riflessione sui risultati. Sono inoltre sono invitati a facilitare progetti collaborativi dove gli alunni possano sviluppare le loro capacità cognitive, l’intelligenza emotiva e le skills necessarie all’auto-apprendimento.
Si impara a playlist. Il Summit Learning è un programma che parte da una riflessione su ciascuno studente e su cosa lo appassiona, per poter sviluppare attorno a questi temi un percorso di apprendimento personalizzato, finalizzato ad aiutare ciascun alunno a comprendere e sfruttare i propri interessi e abilità. Un apprendimento basato su playlist dove gli studenti scelgono da soli gli argomenti di studio, che sviluppano utilizzando gli insegnanti come semplici tutor. Sarà in questo tipo di educazione personalizzata, nel Summit Learning appunto, il futuro dell’apprendimento?