Un tedoforo bergamasco in Corea e la sua vittoria contro la malattia

Sogno olimpico e malattie rare: Giorgio Scuri sarà tedoforo in Corea del Sud
Il nome è impronunciabile, quanto è imperdibile l’appuntamento: il 9 febbraio 2018 (fra poco più di due mesi) prenderanno il via a Pyeongchang in Corea del Sud i Giochi Olimpici Invernali. Di fatto i cinque cerchi tanto cari al barone De Coubertin sono già sbarcati in Asia, attraverso la fiaccola olimpica che dopo l’accensione in Grecia è partita il 1 novembre da Incheon (Corea del Sud) per percorrere in lungo e in largo la nazione che ospiterà i Giochi. Un percorso non casuale, soprattutto nella distanza: esattamente 2018 chilometri, come l’anno che certamente resterà nella storia sportiva del Paese asiatico, che già nel 1988 ospitò a Seul i Giochi estivi, segnati per l’Italia dalle vittorie di Gelindo Bordin nella maratona e dei fratelli Abbagnale nel canottaggio.
La fiaccola olimpica in Corea
I tedofori, con un po' di Bergamo. In attesa della sciatrice Sofia Goggia (che sulla pista coreana delle prossime Olimpiadi ha ottenuto, nella Coppa del Mondo 2017, una prestigiosa doppietta in discesa e superg) un po’ di azzurro bergamasco arriverà in Corea proprio con la fiaccola olimpica. Giorgio Scuri, 48 anni di Branzi, sarà infatti fra i venti italiani selezionati dalla Samsung (main sponsor dei Giochi) per il ruolo di tedoforo. La campagna, all’insegna del motto Corri per il sogno, diventa tedoforo e dell’hashtag #dowhatyoucant (Fai ciò che non puoi) ha scelto fra migliaia di storie quelle più rappresentative per rappresentare il sogno olimpico nella vita e nello sport.
Ecco allora che nell’elenco ci sono sportivi come il lottatore Frank Chimizo (bronzo a Rio nel 2016) o la ciclista Paola Gianotti di Ivrea, che nel 2014 ha completato il giro del mondo in bicicletta. A passarsi la fiaccola con Giorgio Scuri ci saranno Giusy Versace (atleta paralimpica) e Danilo Callegari (scalatore solitario su Himalaya, Caucaso e Ande), ma anche il giornalista della Gazzetta dello Sport Massimo Arcidiacono, camminatori, amanti del baseball, deejay, influencer di moda. Fra loro anche Nicolò Balini, 26 anni di Fara Gera d’Adda, fra gli youtuber più conosciuti con un canale da oltre 300mila iscritti e 28 milioni di visualizzazioni.

Giorgio Scuri con il figlio davanti al Cervino.

Giorgio Scuri con la moglie Carola e Simone Moro.

Giorgio Scuri con la moglie Carola.

Giorgio Scuri sulla vetta del Cervino.
La vittoria sulla malattia. Giorgio Scuri alle Olimpiadi invernali non avrebbe certo sfigurato nemmeno da atleta. Alpinista e maestro di sci, nel 2008 ha anche vinto una Coppa del Mondo Master di slalom gigante nelle file dello Sci Club Radici. La sua vittoria più bella e importante, condivisa con la moglie Carola e con i figli Guido e Bruno, è stata quella che negli ultimi anni l’ha visto sconfiggere una rara malattia invalidante. «Mi fu diagnosticata - spiega - la mielite trasversa acuta, un virus raro che attacca il midollo spinale. In pochissime ore mi ritrovai paralizzato dai polmoni in giù. Ho avuto la fortuna di trovare medici fantastici, legati alla ricerca per malattie tanto rare, che hanno creduto possibile il miracolo. Dopo la malattia camminare, arrampicare e sciare sono diventate sfide da condividere, nel ricordo di Egidio Gherardi, “lo scalatore con le stampelle”, per dimostrare quanto la convinzione possa superare gli ostacoli più difficili».
Un'impresa contro le malattie rare. Lo scorso 30 settembre (salutato al via dall’alpinista Simone Moro, Giorgio Scuri ha ripercorso a piedi, con un nugolo di amici, i circa 70 chilometri che separano Bergamo dal Rifugio Calvi, nel ricordo dell'analoga impresa portata a termine con le stampelle da Gherardi nel 1978. L’impegno di Giorgio punta a sensibilizzare alla raccolta fondi per la delegazione orobica di ARMR, la Fondazione Aiuto e Ricerca Malattie Rare. Trovare nuove cure e nuovi orizzonti di guarigione è ora anche un sogno olimpico. Un sogno che a gennaio vola in Corea.