Rita Gussago

La bella storia da Seriate: «La mia famiglia, come la volevo da 40 anni»

Quest’anno suo marito Enrico Bonato, che vive con lei dal 1984, ha potuto adottare i due figli che aveva avuto dal suo primo matrimonio

La bella storia da Seriate: «La mia famiglia, come la volevo da 40 anni»
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di Marta Belotti

«Dopo quarant’anni siamo finalmente una famiglia, anche dal punto di vista legale». È emozionata nell’annunciarlo Rita Gussago, 75enne di Seriate, conosciuta in città per la sua attività politica e in quanto ex dipendente comunale. Il 7 marzo di quest’anno, suo marito Enrico Bonato, che vive con lei dal 1984, ha adottato i due figli che Rita aveva avuto poco più che ventenne dal suo primo matrimonio, poi conclusosi in un divorzio.

«Per tutti questi anni, noi abbiamo vissuto come una famiglia - spiega Rita -: Enrico ha cresciuto con me i miei figli, ha fatto sforzi economici per loro e anche ora che sono adulti ci vediamo spesso. Almeno una volta a settimana, ci ritroviamo intorno al tavolo come una vera e propria famiglia, anche se non lo siamo mai stati da un punto di vista legale. Almeno, fino a poco fa».

Continua: «Nel tempo, ci siamo informati più volte per procedere all’adozione, ma questa sembrava impossibile. Io ed Enrico ci siamo conosciuti quando portavo i miei figli a basket. Lui era l’allenatore. Ci siamo innamorati e dall’84 abbiamo iniziato a vivere insieme. Lui ha sei anni in meno di me e, dato che io ho avuto i miei figli da giovane, Enrico ha meno di diciotto anni di differenza sia rispetto al primo, sia rispetto al secondo. E questo, per la legge italiana, è un problema».

Nello specifico, l’articolo 291 del Codice Civile recita: «L’adozione è permessa alle persone che non hanno discendenti legittimi o legittimati, che hanno compiuto gli anni  trentacinque  e che superano almeno di diciotto anni l'età di coloro che intendano adottare».

Quest’ultimo requisito era quello mancante, perché Enrico Bonato, nato nel ’55, ha tredici anni di differenza rispetto a Massimiliano Capello (il primo figlio di Rita, nato nel ‘68) e sedici in più del secondo, Maurizio Capello, nato nel ‘71. «Lo scorso anno, però, alcune mie amiche  mi hanno chiamata per darmi una buona notizia. C’erano delle sentenze che si erano pronunciate in senso opposto, consentendo l’adozione anche nel caso di una minore differenza di età. L’ho riferito a Enrico e ci siamo mossi subito».

Contattata l’avvocato (...)

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