di Fabio Gualandris
Nelle messe di domenica 22 dicembre, i frati cappuccini di Albino hanno comunicato la notizia della morte del loro confratello fra Ismaele Bertani, per diversi anni decano della fraternità albinese, dove percorse i primi passi della sua vocazione.
Lucidissimo fino alla fine, da qualche tempo risiedeva nel Convento di Bergamo in Borgo Palazzo. Classe 1930, aveva 93 anni.
Nel volume I Frati Cappuccini ad Albino, fra Ismaele raccontò così l’inizio della sua esperienza cappuccina: «Ho passato complessivamente diciotto anni nel seminario minore di Albino: quattro come alunno delle medie e quattordici come assistente e direttore. Vi entrai come alunno il 5 settembre 1941 e dopo pochi giorni diventai un “fratino”, perché quasi subito i ragazzini, con una cerimonia particolare venivano vestiti con abito e cingolo e prendevano un nome nuovo. Lasciai perciò il nome di battesimo, Giovanni, e assunsi il nome di fra Ismaele».
In molti ricordano con commozione la sua ultima visita ad Albino, il 7 aprile scorso. «Sono venuto a celebrare e a ricordare le cose belle vissute qui in convento», disse al termine della messa.
Ricordando i tempi del seminario minore di Albino, aggiunse: «Posso dire che i ragazzi mi hanno insegnato a vivere, a essere sincero. Ringrazio il Signore per le tante persone che mi hanno voluto bene. Carissimi, vi auguro di imparare ad amare».
A conclusione della tappa del suo ministero (…)