Atalanta e Bergamo da applausi Dea battuta da un grande Napoli

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Le parole più belle e più giuste le ha pronunciate poco fa Carlo Ancelotti in tv: «È stata una bella partita giocata fra due grandi squadre in un’atmosfera splendida. Complimenti al pubblico di Bergamo per la sua grande correttezza. È stato un bel segnale di come devano essere le partite sia dentro sia fuori dal campo». Dove si dimostra che gli animali del web e i barbari che avvelenano i pozzi possono essere sconfitti, che un altro calcio è possibile, se lo si vuole.

Una bella Atalanta ha perso la partita contro un grande Napoli, ma Bergamo ha vinto contro i pregiudizi, gli stereotipi, gli imbecilli che anche nelle ore precedenti la partita hanno cercato di guastarne il clima, propalando persino false immagini sul web. La fatica dei cialtroni è stata inutile e un grande merito deve essere ascritto alla Curva Nord che, alla vigilia dell’incontro, aveva chiarito la differenza che passa fra gli sfottò campanilistici e i cori discriminatori.

Sul campo, il gol a freddo di Ruiz ha complicato le cose per la squadra di Gasperini che però, con la forza della determinazione, ha raggiunto un pareggio meritato. Prima che Milik, a cinque minuti dalla fine, frustrasse gli sforzi dei nerazzurri, dimostrando ancora una volta quale grande allenatore sia Ancelotti, capace di fare la mossa giusta inserendo il polacco al momento giusto.

Il ko con il Napoli non deve però deprimere più di tanto l’Atalanta: il sesto posto è lontano soltanto tre punti e la corsa all’Europa è più che mai aperta. Ci sono 24 partite, 72 punti a disposizione e Ilicic tornerà. Con lui in campo, tutto è possibile.

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