Oggi (domenica 7 dicembre) è stata una grande giornata per l’ex ciclista bergamasco Wladimir Belli, oggi apprezzatissimo commentatore tecnico per Eurosport, a cui è stata conferita la cittadinanza onoraria dal comune di Sedrina.
L’evento si è tenuto presso le scuole medie del Comune con un Consiglio comunale straordinario alle 18.30. Per il “Belù” – così è soprannominato l’ex professionista – si tratta quindi di un altro importante riconoscimento dopo le vittorie e i tanti piazzamenti conquistati da agonista.
La carriera e il legame con il Giro
Nato nel Canton Ticino nel 1970 da una famiglia bergamasca trasferitasi in Svizzera per esigenze lavorative, il nome di Wladimir Belli inizia a circolare con una certa frequenza a partire dal 1990, anno in cui vince il “Baby Giro” – ovvero il Giro d’Italia riservato ai Dilettanti, oggi Under 23, corsa che nell’albo d’oro ha anche i nomi di Moser, Battaglin, Baronchelli, Corti, Ugrumov, Konyshev, Simoni, Di Luca, Betancur, Cattaneo, Sivakov, Vlasov, Pidcock e Ayuso – davanti a Ivan Gotti, altro bergamasco, e Marco Pantani.
Caratteristiche da scalatore, le doti migliori le mette in mostra proprio quando la pendenza sale e nel 1994 trionfa nella classifica generale della Settimana Bergamasca davanti a Guerini e Tonkov dopo aver vinto anche tre tappe. Nello stesso anno ottiene piazzamenti di rilievo anche al Giro d’Italia, con due terzi posti di tappa e di poco fuori dalla top ten finale a poco meno di 20 minuti dal vincitore Berzin.
Il legame fra Belli e il Giro d’Italia è uno di quelli più continui, con il bergamasco protagonista in tutte le edizioni dal 1993 al 2006 eccezion fatta per quella del 1999: tre top ten (sesto nel 1997, settimo nel 2000 e 2004), tre appena fuori (1993, 1994 e 2003).
Il “caso” con squalifica al Giro del 2001
Il rammarico più grosso però è quello datato 2001, quando Wladi fu estromesso dalla corsa per decisione della giuria dopo l’arrivo della quattordicesima tappa con traguardo posto ad Arco – dove era peraltro giunto secondo dietro a Contreras – poiché, durante l’ascesa del Colle di Santa Barbara, alcune immagini mostrano Belli sferrare un pugno a un “tifoso” eccessivamente caldo che, solo in un secondo momento, si scoprirà essere un nipote di Gilberto Simoni.
La squalifica fa sfumare così al bergamasco quella che, a oggi, può essere considerata la miglior occasione per salire sul podio di una grande corsa a tappe. In quel momento della corsa, Belli occupava il terzo posto nella generale a 1’27” dal leader Gilberto Simoni, che poi vincerà il Giro, e a 39″ dal compagno di squadra Dario Frigo, che sarà squalificato qualche giorno dopo perché trovato in possesso di sostanze dopanti.
Le altre grandi corse
Il feeling con le gare da tre settimane non è mancato nemmeno con il Tour de France e con la Vuelta, manifestazioni a cui ha preso il via rispettivamente cinque e quattro volte cogliendo come migliori piazzamenti un nono posto in Francia nel 1999 e un dodicesimo in Spagna nel 2000. Non proprio uomo da classiche, ha perso preso parte a cinque edizioni della Milano-Sanremo (15° nel 1996), cinque Liegi (4° nel 2000) e otto Lombardia (9° nel 1997, 7° nel 2000 e 8° nel 2001).