A volte ritornano: a Peia e Cazzano S. Andrea per le comunali c’è aria di vecchie sfide
Nel secondo paese in molti fanno il nome dell'ex senatore Nunziante Consiglio. Nel primo potrebbe ripresentarsi la sfida fra la sindaca Bosio e l'antagonista Marinoni
di Giambattista Gherardi
La data di chiamata alle urne non è a oggi ufficiale, ma più di un’ipotesi lascia pensare che il prossimo 9 giugno (in coincidenza con le elezioni per il Parlamento Europeo, dove l’Italia deve nominare 76 rappresentanti) verrà varato l’Election Day utile a eleggere i sindaci e i consiglieri comunali in ben 164 Comuni della Bergamasca. Una tornata decisamente importante, dato che comprende anche la città di Bergamo e quattro centri che superano i 15.000 abitanti: Seriate, Dalmine, Romano di Lombardia e Albino.
Peia
Cazzano Sant'Andrea
In Val Gandino saranno chiamati al voto per le elezioni amministrative i cittadini di Peia e Cazzano Sant’Andrea, dopo che nel 2022 le elezioni hanno riguardato Gandino e Leffe e nel 2023 Casnigo. I due comuni chiamati al voto hanno una situazione quasi sovrapponibile: numero di abitanti sostanzialmente analogo (1.720 a Peia e 1.640 a Cazzano) e sindaci uscenti (Silvia Bosio a Peia e Sergio Spampatti a Cazzano Sant’Andrea) che giungono al termine del secondo mandato, entrambi eletti per la prima volta esattamente dieci anni fa, nel 2014.
Silvia Bosio, classe 1966, guida a Peia la lista civica Cittadini Attivi e ha al suo attivo le vittorie nel 2014 e nel 2019. Nel primo caso la sua lista ottenne il 53,77 per cento dei voti, nel secondo il 56,28 per cento. Due dati che segnalano sfide all’ultimo voto (nel 2014 il gap fu di appena 91 voti, salite a 150 cinque anni dopo).
«In questi anni il nostro gruppo ha lavorato intensamente - conferma l’attuale sindaca - e sicuramente ci proporremmo anche alle elezioni di quest’anno per ottenere la fiducia dei cittadini di Peia. Al momento siamo concentrati su una serie di opere e progetti, fra qui la riqualificazione del Municipio e l’allargamento della strada a Santa Elisabetta. Con serena responsabilità avvieremo a breve una riflessione per valutare le diverse disponibilità e l’ingresso nel gruppo di persone nuove e motivate. La mia ricandidatura per un eventuale terzo mandato non è al momento confermata».
A contrastare l’attuale maggioranza di Cittadini Attivi sarà ancora una volta Santo Marinoni, attivo sulla scena politica di Peia dal 1990, quando ricoprì il ruolo di assessore ai Lavori pubblici. Marinoni è stato sindaco per due mandati (dal 1999 al 2009), ma di fatto ha guidato il comune da vicesindaco plenipotenziario anche dal 2009 al 2014 con sindaco Giuseppe Bosio, quando ancora non era possibile il terzo mandato, ora concesso nei comuni sino a 5.000 abitanti. E proprio Marinoni è stato il rivale sconfitto (ancora oggi in minoranza con la Lista Civica per Peia) della sindaca Bosio.
«Tante parole e pochi fatti - ha dichiarato in un’intervista -, sono convinto che per amministrare serva esperienza sul campo, conoscenza e voglia di fare. In questi mesi ho lavorato per costruire una lista valida, e ci sono riuscito, nonostante le difficoltà nel trovare persone che ancora abbiano voglia di impegnarsi per la propria comunità. Il gruppo è composto da sole persone peiesi, e stiamo già lavorando al programma elettorale». La sfida di quest’anno potrebbe allargarsi anche ad una terza lista, di cui in paese si parla con insistenza, ma al momento non vi è stata alcuna ufficializzazione.
Lo scenario, come detto, non è del tutto diverso a Cazzano Sant'Andrea, dove negli ultimi dieci anni il ruolo di primo cittadino è stato rivestito da Sergio Spampatti, candidato dalla Lega Nord.
Nel 2014 vinse al fotofinish (51, 87 per cento) contro la civica di Paolo Carrara (48,13 per cento) con un distacco di soli 37 voti. Molto più netta la vittoria nel 2019, con il 74,56 per cento, su Adriano Rossi, fermatosi al 25,44 per cento. «Il nostro gruppo - spiega Spampatti, classe 1968 - è deciso a riproporre la propria candidatura, orgoglioso delle opere e delle attività portate avanti in questi anni. Non abbiamo definito compiutamente il ruolo di ciascuno, e personalmente devo sciogliere alcune riserve di carattere personale, ma la cifra del nostro impegno è tutta nel lavoro di squadra. Potremo contare senza dubbio sul simbolo della Lega, eventualmente affiancato o inserito in un contesto più ampio di lista civica».
A cercare di conquistare il ruolo di primo cittadino potrebbe esserci anche qui una “vecchia conoscenza”: sempre più insistenti le voci che vogliono candidato Nunziante Consiglio, già sindaco a Cazzano dal 1999 e 2009, ma anche deputato e senatore con la Lega Nord, e past president della Teb. Consiglio non si sottrae alle voci e di fatto conferma la propria discesa in campo: «L’ipotesi è sul tavolo - spiega -, anche se nulla c’è di definitivo. A Cazzano devo tutta la mia carriera politica, è un “trampolino” cui sono legato e riconoscente. Dopo essere stato a Roma, tornare a fare l’amministratore locale non sarebbe certo un passo indietro, ma diciamo piuttosto un ritorno alle origini».
In tanti anni di vita amministrativa, Consiglio, classe 1964, è stato anche assessore negli anni ’90 e vicesindaco nella giunta Vian dal 2009 al 2014, sempre sotto le insegne della Lega Nord, che attualmente appoggia il gruppo guidato dal sindaco Sergio Spampatti. Una lotta intestina? «La priorità è riportare qualità nella vita politica di Cazzano, che ai miei tempi era “il centro dell’universo”. Riguardo a simboli e appartenenze politiche faremo scelte compatibili con lo scenario che andrà a crearsi».
Da qui al 9 giugno ci sarà ancora molto da dire e da scrivere: le “vecchie” sfide fanno giri infiniti e poi ritornano.