La replica

Affissioni per il "sì" ai referendum in piazzale Alpini. Il Comune: «Via a mezzanotte»

Gli striscioni sono stati posizionati in occasione dell'evento ManiFesta della Cgil che si conclude questa sera (6 giugno). Carrara (Lega) avanza un'interrogazione

Affissioni per il "sì" ai referendum in piazzale Alpini. Il Comune: «Via a mezzanotte»
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A pochi giorni dai referendum (quelli dell'8 e 9 giugno su cittadinanza e mercato del lavoro), a Bergamo si accende la polemica. Nel mirino c'è l'affissione a sostegno del "Sì" che è stata posizionata in piazzale degli Alpini in occasione dell'evento ManiFesta, organizzato da Cgil e che si concluderà questa sera, 6 giugno, con il concerto dei Planet Funk.

Il primo a parlarne l'avvocato Marco Saita

L'avvocato Marco Saita, in un post Facebook (in cui ha ribadito che voterà quattro sì e un no), ha condiviso un'immagine del manifesto, scrivendo: «Vi sembra normale che il palco allestito nel piazzale degli Alpini, luogo pubblico, ricordo a me stesso, dato in discutibile (a mio avviso) concessione a privati, sia trasformato in una maxi affissione a sostegno del "Sì"?».

Saita cita poi dei riferimenti normativi, secondo cui le giunte comunali debbano «individuare, delimitare e ripartire gli spazi per l'affissione di stampati, giornali murali e di manifesti di propaganda, distintamente e in parti uguali» tra il 33° e il 31° giorno precedente alla votazione. E che quindi, dal 30° giorno (in questo caso da venerdì 9 maggio), è «vietata ogni forma di propaganda elettorale luminosa o figurativa, a carattere fisso in luogo pubblico, escluse le insegne delle sedi dei partiti».

Da Carrara (e altri consiglieri) un'interrogazione

D'accordo con il penalista sono anche i consiglieri di minoranza Alberto Ribolla (Lega) - che ha scritto su Facebook «La Legge vieta la propaganda 30 giorni prima di ogni elezione in ogni luogo pubblico se non in quelli individuati per le affissioni. La giunta cosa risponde?» - e Ida Tentorio, capogruppo di FdI, che ha condiviso il post di Saita. Alessandro Carrara, capogruppo leghista, ha invece avanzato un'interrogazione, insieme a Ribolla, Tentorio, Giulia Ceci (Fi) e Andrea Pezzotta (Lista Pezzotta).

Nell'interrogazione, la minoranza chiede - tra le altre cose - se l'evento, «così come organizzato, non violi regolamenti comunali o legati al bando» e se «qualora non risultassero irregolarità di alcun tipo, le affissioni vengano immediatamente rimosse al termine della manifestazione», oltre a quali siano «i costi dell'operatore» e da chi siano stati sostenuti.

Il Comune: verrà tolto a mezzanotte

L'amministrazione comunale, come riporta Corriere Bergamo, ha replicato spiegando che è prassi autorizzare l'utilizzo di piazze o spazi pubblici destinati a comizi elettorali, piuttosto che individuarli in anticipo. Nello specifico dell'evento organizzato da Cgil, «va considerato come chiusura di una campagna referendaria, autorizzato dai gestori, previa informativa al Comune, nel rispetto della convenzione in nome e per conto dell'amministrazione comunale». Da Palazzo Frizzoni confermano: alla mezzanotte, la maxi affissione dovrà essere rimossa o, comunque, coperta.