Alessandro Sorte ritorna in Forza Italia? «Me l'hanno chiesto, ma non ho ancora deciso»
Tra gli azzurri aveva scalato, con scaltrezza, le gerarchie, per poi diventarne l’anima critica e dare origine a “Cambiamo”. Da tempo si parlava di un suo approdo a Fratelli d'Italia
«Rientrare in Forza Italia? Confermo che me l’hanno chiesto. Ma a dire il vero non ho ancora deciso». Parola di Alessandro Sorte. ll deputato bergamasco, sentito da PrimaBergamo, non ha ancora sciolto la riserva sul suo futuro politico, ma sta valutando un clamoroso ritorno in azzurro.
Nei prossimi giorni ne sapremo di più. Ma la sola notizia del rientro sta mettendo in subbuglio gli ambienti politici bergamaschi. Nato con la Lega, ma subito passato agli azzurri, Sorte è cresciuto dentro Forza Italia. Ne ha scalato, con scaltrezza, le gerarchie (consigliere in Provincia, segretario provinciale, assessore regionale, deputato), per poi diventarne l’anima critica e dare origine a “Cambiamo”, il movimento costruito con Giovanni Toti.
Della sua (eventuale) migrazione nel partito della Meloni si parla da tempo. Ma è evidente che dal punto di vista politico ci sono più comunanze con la casa madre. Ora, che sia in Forza Italia o dentro Fratelli d’Italia, il suo approdo è comunque destinato a cambiare gli scenari e gli equilibri politici in Bergamasca. Sia in città, sia in provincia. Perché è ovvio che il parlamentare di Brignano Gera d’Adda, con il suo carico di sindaci e militanti, non si accontenterà di fare il comprimario. Né sul tavolo delle decisioni che contano in città e tantomeno su quello di via Tasso.
Certo è che entrambi i partiti, a livello nazionale, potrebbero avere interesse ad accaparrarselo. Soprattutto ora. Forza Italia per una salutare iniezione di consenso. Fratelli d’Italia invece, nel mirino mediatico per le vicende della scorsa settimana, per aggiungere nel suo canestro un moderato, uscendone rafforzata dal suo ruolo parlamentare.
Tutto dipenderà dalla valutazione personale del deputato. Quanti lo seguirebbero in un clamoroso ritorno negli azzurri e quanti in un partito tradizionalmente di destra? A Sorte l’ardua sentenza.