Amici-nemici: a Lallio il vicesindaco Mastromattei sfida la sindaca Sara Peruzzini
«Il paese è stato governato con il freno a mano, alcuni progetti sono rimasti fermi per anni. Il paese si è spento, merita di avere più vita»
di Marta Belotti
La sindaca di Lallio, Sara Peruzzini, ha uno sfidante nelle elezioni amministrative del prossimo 8 e 9 giugno: il suo vicesindaco, nonché già primo cittadino di Lallio, Massimo Mastromattei. Geometra, con una recente laurea in Scienze Giuridiche che verrà completata a breve dalla Magistrale («mi manca la tesi»), è già stato sindaco dal 2009 al 2019, nonché vicesindaco fino a oggi.
Perché ha deciso di candidarsi?
«Il gruppo storico di maggioranza ha voluto continuare il vero progetto della lista civica “Lallio e Poi” e così mi è stato chiesto di candidarmi. Non solo, davvero in tante persone si sono rivolte a me e così mi sono messo nuovamente a disposizione della cittadinanza».
È un gesto di sfiducia nei confronti dell’attuale sindaca?
«Non userei mai quella parola. Ho il mio lavoro e non devo fare per forza il sindaco, però, a fronte di richieste esplicite, ho deciso di mettermi a disposizione della cittadinanza. Anche per quanto riguarda il mio ruolo di vicesindaco, nonostante la candidatura, il mio impegno resterà lo stesso».
Evidentemente non le sono andate bene alcune decisioni prese in questi anni.
«In giunta, non ho mai mancato di rilevare le mancanze da un punto di vista amministrativo e organizzativo del gruppo. Parlerei proprio di uno stile amministrativo che non ho apprezzato: il paese è stato governato con il freno a mano. Alcuni progetti sono rimasti fermi per anni. Per esempio, per l’appalto del servizio rifiuti ci sono voluti circa tre anni e ancora non è partito. Oltre al fatto che il mio dispiacere è che non vedo un paese pulito e ben mantenuto, anche a livello di manutenzioni».
Il problema principale?
«Lallio in questi anni si è spenta (...)
Però avete "telecamerato" il paese, adesso non lamentatevi se non ci viene più nessuno!