Anche a ottobre bonus Trenord per i ritardi. Il Pd attacca: «Ma per la Regione va tutto bene»

Quattro linee bergamasche su sette, a luglio, sono risultate sotto la soglia di puntualità e i consiglieri regionali del Partito Democratico Davide Casati e Jacopo Scandella attaccano: «Il livello del servizio di Trenord è ancora una volta nettamente insufficiente. I ritardi e le soppressioni, ormai da tempo, non sono più una eccezione, ma la regola per centinaia di migliaia di persone».

Le linee e i disagi di luglio

Le linee interessate dal bonus del 30 per cento sull'abbonamento di ottobre sono la Lecco-Bergamo-Brescia, della Bergamo-Carnate-Milano, della Bergamo-Pioltello-Milano e della Cremona-Treviglio.

I consiglieri dem ricordano: «Non si tratta di un premio, ma dell'ormai abituale forma di rimborso prevista da Trenord quando i treni non rispettano gli standard minimi di puntualità che non devono superare l'indice del cinque per cento. Questa volta, per i disagi subiti durante lo scorso mese di luglio, ben venticinque linee su quarantadue sono risultate ancora sotto la soglia di affidabilità e tra le peggiori si è distinta anche la Cremona-Treviglio con il 9,72 per cento».

«Per la Regione va tutto bene»

La protesta colpisce l'orientamento di Regione Lombardia che intende rinnovare il contratto con Trenord per altri dieci anni. Casati e Scandella fanno notare: «Ormai si moltiplicano sui social le storie di utenti che a causa dei ritardi subiscono richiami al lavoro, rischiando anche il posto, e di altri costretti a ripiegare sull'auto privata. Ma per la Regione va tutto bene, le responsabilità stanno sempre altrove e il contratto di servizio con Trenord va confermato, senza gara, per altri dieci anni e con un aumento del contributo di quasi cento milioni per anno. Forse non va proprio tutto così bene».