Il commento

Approvata in Regione la legge sulle politiche di welfare sociale, Scandella (PD): "Bella norma, ora servono investimenti"

"Nella vita di queste persone non devono esserci solo la cura e l’aspetto sanitario, ma la possibilità di vivere pienamente i momenti della quotidianità", ha aggiunto il consigliere

Approvata in Regione la legge sulle politiche di welfare sociale, Scandella (PD): "Bella norma, ora servono investimenti"
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Il consiglio regionale della Lombardia ha approvato all’unanimità il progetto di legge sulle politiche di welfare sociale per il riconoscimento del diritto alla vita indipendente e all’inclusione di tutte le persone con disabilità. Questo il commento di Jacopo Scandella, consigliere regionale del PD.

“Una legge che vuole realizzare un sogno, cioè permettere a tutti i cittadini di vivere una vita piena, per la quale però servono interventi strutturali che siano adeguatamente finanziati e durino nel tempo, altrimenti rischia di rimanere solo sulla carta”.

Approvata in Regione la legge sulle politiche di welfare sociale, il commento di Scandella

“Nella vita di queste persone non devono esserci solo la cura e l’aspetto sanitario, ma la possibilità di vivere pienamente i momenti della quotidianità. E non riguarda solo coloro che oggi hanno una disabilità. Chi non ha fragilità nella propria vita? Chi non rischia di doverla affrontare prima o dopo, temporaneamente o definitivamente? E poiché una persona con fragilità è come tutte le altre, il sogno di ciascuno ha diritto di essere realizzato”, aggiunge il dem.

“Si chiede un cambio culturale, di prospettiva: non sono più le persone che devono entrare nella giungla dei servizi e trovare quello che serve al caso loro, ma sono i servizi che si adattano a chi ne ha bisogno – spiega Scandella –. È un ribaltamento nella costruzione dei servizi alla persona regionali, che passa anche da una maggiore autonomia da lasciare ai territori nella programmazione dei servizi. Senza le risorse, però, il rischio vero è che la sanità territoriale rimanga una chimera e i servizi diurni non vengano implementati. Per questo abbiamo chiesto alla Giunta di rafforzare la norma finanziaria che è ancora troppo fragile e farla diventare strutturale. Non servono misure spot o estemporanee, ma servizi che diano garanzia e stabilità nel tempo”.

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