Approvato il piano di zonizzazione acustica per l'aeroporto: riclassificate alcune aree
Scuole, edifici sensibili e strutture sanitarie passano dalla classe 2 alla 1. Le perplessità di alcuni consiglieri
Il nuovo Piano di zonizzazione acustica del Comune di Bergamo per l'aeroporto è stato approvato dalla Commissione 2. Obiettivo: maggiore protezione dal rumore per luoghi come scuole, aree residenziali e altri siti sensibili, considerando che il piano attuale risale al 2014, ben dieci anni fa.
I lavori saranno guidati da Nicola Eynard e Silvia Gadda, nominati presidente e vicepresidente della seconda commissione consiliare permanente, che compete per temi ambientali.
Riclassificate alcune aree
Il piano, influenzato dal nuovo Piano di governo del territorio (Pgt) e dalla recente zonizzazione acustica aeroportuale, suddivide il territorio in sei classi di rumore, ognuna con limiti specifici per il giorno e la notte a loro volta divise in due macro-categorie: dalle 6 alle 22 e dalle 22 alle 6.
Particolare attenzione è stata dedicata alla riclassificazione in classi di maggior tutela di scuole, edifici sensibili e strutture sanitarie (passate dalla 2 alla 1, tranne la scuola dell'infanzia Tito Legrenzi che va dalla 3 alla 2, perché per legge non è possibile saltare una classe), oltre che alle aree maggiormente interessate dall'attività aeroportuale - divise a loro volta in tra scenari A, B e C, con livelli di decibel che vanno dai 60 ai 75.
Il monitoraggio del rumore aeroportuale sarà a carico dell'aeroporto stesso, con il Comune incaricato di segnalare eventuali anomalie. In caso di superamento, si attiva un iter che prevede un monitoraggio lungo diciotto mesi, la progettazione (che durerà atri diciotto mesi) e infine la realizzazione di un piano di bonifica, che potrebbe impiegare fino a un massimo di cinque anni per la realizzazione.
Malumore tra i consiglieri comunali
Oriana Ruzzini, assessore al Verde, ambiente e transizione ecologica, spiega la delibera sull'aggiornamento del piano di classificazione acustica, che sarà presentata al Consiglio Comunale il prossimo 25 luglio per il voto. Unico appunto pervenuto, di natura tecnica e facilmente risolto, dal Comune di Torre Boldone riguardo un'errata classificazione.
Il piano aggiornato, ha poi aggiunto l'assessore Ruzzini, è frutto di rilievi fonometrici eseguiti suddividendo, appunto, la città in sei diverse classi calcolate secondo specifici parametri ed è stato approvato all'unanimità da tutti i Comuni coinvolti.
L'approvazione del piano non ha trovato riscontri positivi nei consiglieri di minoranza. Filippo Bianchi (Fratelli d'Italia) ha espresso preoccupazione per il sistema di controllo del rumore, sottolineando come sia Sacbo stessa a raccogliere i dati: il controllato è anche il controllore, chiedendo il ritorno alla precedente metodologia di misurazione che forniva dati più dettagliati.
Il consigliere ha inoltre dubbi sulla flotta Ryanair, che nonostante le promesse, continua a superare i limiti di rumore. Ha sottolineato poi l'importanza di trovare un equilibrio tra le esigenze dell'aeroporto e la qualità della vita dei residenti, proponendo una ridistribuzione dei voli, in particolare nelle ore di punta, verso altri aeroporti come Malpensa.
I dati certificati da Arpa
Di simile avviso Alessandro De Bernardis (Pd), che ha concordato sulla necessità di dare priorità alla vivibilità e alla coesistenza tra cittadini e aeroporto sottolineando al tempo stesso l'importanza di un impegno collettivo per raggiungere questo obiettivo. Ha, inoltre, criticato l'operato della Giunta, rea a suo dire di aver spesso anteposto interessi politici al benessere della comunità.
Una considerazione non tuttavia condivisa da Alberto Ribolla (Lega), che ha sottolineato come ogni Comune presenti le proprie istanze con l'obiettivo di apportare miglioramenti, indipendentemente dalle implicazioni politiche. Pur riconoscendo l'importanza della questione della sensibilità al rumore, secondo Ribolla il documento affronta tematiche che richiederebbero un'attenta riflessione prima della prossima seduta del Consiglio.
A placare gli animi è la stessa Ruzzini, sottolineando come i dati sui livelli di rumore siano sì effettivamente comunicati dalla società Sacbo, ma sono certificati da Arpa che è l'ente competente. L'assessore ha anche auspicato all'introduzione di una tassa sul rumore e una legge che imponga una comunicazione più puntuale sui picchi, riconoscendo i limiti dell'attuale sistema basato sulla media.
Otto anni x rivedere il piano di zonizzazione sono una cosa scandalosa! Pensate di aver che fare con degli imbecilli, credete di farci digerire le vostre baggianate? Otto anni? É ridicolo. Ma con che coraggio questa gente va a dormire la sera? Si, gonfiamo pure le tasche di certi amministratori Sacbo, ma non solo, intanto la vita dei cittadini sta diventando un inferno. Treviolo non è mai stata così presa di mira, a tutte le ore del giorno e della notte dai voli. L’aumento di CO2 é imbarazzante e nell’aria si sente. Come è già stato scritto, bisogna correre al riparo, perché i voli andranno ad aumentare sempre di più, e questa gente senza scrupoli non si curerà certo dell’aria che respiriamo e del rumore insopportabile che si deve patire. Con i soldi che tutto questo procura loro. Vergognatevi, con che coraggio vi guardate allo specchio?
1 i dati delle centraline non sono resi pubblici in tempo reale. 2 le centraline chi le gestisce. 3 le centraline chi ha deciso dove posizionarle. Attendi risposte grazie saluti
Forse cambierà qualcosa quando un altro aereo uscirà di pista , ma ripeto , forse , ci son troppi interessi economici dietro...
Lungi da me difendere il suo scempio, ma Gori o non Gori non sarebbe cambiato nulla. Questo scalo vive al di sopra di ogni regola in maniera incredibile, la gente non ne ha la minima idea. Con qualsiasi altro sindaco, di qualsiasi partito, sarebbe stata la stessa storia.
8 anni per fermare uno scalo completamente fuori controllo e fuori legge? meglio lasciar stare, quando 1/3 della città se ne sarà andato mi riderà il c…