Finanziamento

Carnevali, proposta sulla casa: 500 contratti d'affitto a canone concordato agli under 35

La candidata sindaco del centrosinistra a Bergamo: «Come Comune faremo un investimento da 5 milioni per favorire giovani, coppie e famiglie»

Carnevali, proposta sulla casa: 500 contratti d'affitto a canone concordato agli under 35
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di Wainer Preda

Elena Carnevali cala il primo asso della campagna elettorale. Prende la forma di una proposta volta a favorire giovani e coppie alle prese con il problema della casa in città: 500 contratti d'affitto a canone concordato per gli under 35.

«Qualora diventassi sindaco di Bergamo - spiega la candidata Carnevali - prendo l'impegno di istituire il nuovo "Fondo abitare giovani" rivolto a giovani lavoratori, coppie o famiglie composte almeno da un under 35, attraverso il quale consentire, nell'arco dei cinque anni, la stipula di 500 contratti (100 all'anno) a canone concordato, da sottoscrivere tra proprietari e inquilini. Per fare questo impegnerò un milione di euro l'anno del bilancio comunale, con un investimento totale di 5 milioni di euro».

I requisiti per accedere al finanziamento

Nell'intento, il Comune mette a disposizione fondi per coprire parte dell'affitto attraverso un finanziamento. I requisiti per accedervi sono semplici. È rivolto a single al di sotto dei 35 anni con un reddito massimo Isee di trentamila euro e alle giovani coppie con un reddito massimo Isee di 35 mila euro che sottoscriveranno contratti di locazione per un importo massimo di diecimila euro l'anno.

Il valore massimo del finanziamento riconosciuto sarà di 2.000 euro l'anno per tutta la durata del contratto, ovvero tre anni più due.

Il candidato sindaco del centrosinistra Elena Carnevali e l'assessore comunale all'Urbanistica Francesco Valesini

«La proposta del "Fondo abitare giovani" rende strutturale il finanziamento - spiega l'assessore comunale all'Urbanistica Francesco Valesini -. È una misura totalmente nuova che fornisce maggiori garanzie rispetto alle iniziative contenute nel Pgt e più legate alle trasformazioni urbanistiche che non sono una certezza».

Si accederà al Fondo attraverso l'Agenzia della casa. Le procedure saranno snelle e veloci, assicura Valesini. La stipula del contratto comprende un'assicurazione contro la morosità o i danni, con il Comune che si fa garante con il proprietario di casa.

L'obbiettivo è quello di costruire condizioni favorevoli per il ceto medio e i giovani. In modo da creare un mix sociale e il ringiovanimento della popolazione. «Ritengo questo provvedimento quanto mai necessario -  afferma Carnevali - . La questione della casa è fra le più impellenti per le giovani generazioni. A questa proposta tengo moltissimo perché penso abbia un notevole potenziale in termini sociali».

Bergamo città appetibile ma non per tutti

E a supporto presenta alcuni dati. Pur essendo fra le città più appetibili d'Italia per il mercato immobiliare (ha un rating di 97 su un massimo di 100 secondo il Market Appeal Index di Immobiliare.it ed è il secondo capoluogo in Lombardia dopo Milano in termini di attrattività), Bergamo resta per molti inarrivabile.

Per due motivi: chi ha reddito alto non può accedere alle case popolari. Chi ha un reddito basso invece non riesce ad accedere al mercato privato. Risultato: si crea una zona grigia, fatta di giovani lavoratori, coppie e famiglie under 35 di fatto escluse dal mercato della casa.

Si tratta di un primo step che potrebbe allargarsi, dice Valesini. «Qualora arrivassero ulteriori risorse il Fondo sarà ulteriormente potenziato e valuteremo la possibilità di acquistare parte dello stock abitativo invenduto e dismesso, stimato dal Pgt in 4000 alloggi, reinserendolo nel mercato della locazione a canone calmierato a favore soprattutto della residenzialità giovane» chiosa l'assessore.

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