Centrodestra a pezzi: Benigni attacca Invernizzi (Lega) e Fratelli d'Italia fa un mezzo dietrofront
Tremaglia annuncia che il suo partito voterà scheda bianca al candidato presidente della stessa lista (Gandolfi del Pd). Comunicato al vetriolo del parlamentare ex Forza Italia contro il segretario lumbard
Dietrofront, almeno parziale. Dopo aver deciso di aderire alla lista civica della Lega alle prossime Provinciali, Fratelli d’Italia fa marcia indietro e annuncia che voterà scheda bianca al candidato presidente della stessa lista, ovvero Pasquale Gandolfi (del Pd). È l’ennesimo colpo di scena nel centrodestra bergamasco, dove la confusione pare regni più che mai sovrana. Tanto che l’ex deputato di Forza Italia Stefano Benigni, oggi nel gruppo misto alla Camera, va all’attacco. «È evidente come in questa tornata elettorale delle Provinciali, la classe politica dirigente locale dei partiti di centrodestra si sia totalmente squalificata» dice in un comunicato stampa al vetriolo.
Benigni punta il dito contro Cristian Invernizzi. «Il coordinatore provinciale della Lega - accusa - ha deliberatamente scelto di non convocare un tavolo di confronto con le altre anime del centrodestra, regalando di fatto la Provincia al Partito Democratico. È giusto che gli amministratori della Lega, degli altri partiti e delle liste civiche di area centrodestra che sono chiamati al voto, lo sappiano perché quello che è successo va contro le logiche politiche ed è inaccettabile».
«La scelta di appoggiare un candidato presidente del Pd è stata fatta dalla dirigenza locale della Lega senza un confronto preventivo con gli alleati - sostiene ancora Benigni -. Siamo proprio sicuri che anche la base della Lega condivida questa posizione? Una decisione che fa emergere anche la grande debolezza del segretario Invernizzi di non saper individuare neppure tra i suoi eletti e nella propria classe dirigente, una figura idonea a candidarsi presidente».
Una decisione che, dichiara Benigni «ha frantumato il centrodestra in 3 liste: quella dei Civici Moderati per Bergamo - che sostengo convintamente - che coinvolge i tanti amministratori che hanno scelto di essere liberi dalle imposizioni di partito, quella di Forza Italia che si presenta insieme ad ex transfughi del Pd e che quindi si posiziona in modo confuso tra destra e sinistra, mentre Fratelli d’Italia è stata messa ai margini nella lista Lega ed è stata costretta ad annunciare scheda bianca sul voto del presidente».
Con queste premesse, sostiene «sarà molto difficile anche riportare il centrodestra alla guida della città di Bergamo. Salvini da oggi farà più fatica a dire che il Pd governa senza i voti e senza aver vinto le elezioni perché il suo riferimento in bergamasca è andato ben oltre: con un centrodestra al 60 per cento ha regalato la provincia al Pd. Nel Partito Democratico, con questo regalo, quest’anno si festeggia il Natale con anticipo. Una scelta incomprensibile quella della Lega, in una tornata elettorale importantissima perché - conclude Benigni - legata alle sfide del Pnrr, che dovranno necessariamente vedere la provincia di Bergamo protagonista, per permettere una vera ripartenza del territorio bergamasco dal punto di vista economico, infrastrutturale e ambientale».