Il Pd bergamasco raccoglie e dona migliaia di indumenti per i migranti bloccati in Bosnia
È allarme sulla rotta Balcanica per le condizioni drammatiche in cui versano migliaia di migranti. Non solo stanno cercando di sopravvivere ai contagi, ma che devono anche fare i conti con il gelo
A qualche centinaio di chilometri dalla frontiera orientale italiana si sta consumando l’ennesima tragedia umanitaria. È allarme in Bosnia per le condizioni drammatiche in cui versano migliaia di migranti che non solo stanno cercando di sopravvivere ai contagi, ma che devono anche fare i conti con il gelo dei Balcani.
Della situazione in cui versano queste persone si stanno interessando diverse associazioni umanitarie. Anche la federazione provinciale del Partito Democratico di Bergamo però non è rimasta indifferente e ha lanciato una colletta all’interno dei circoli per raccogliere giacche, scarpe, maglioni e indumenti invernali da inviare alle associazioni che operano in Bosnia.
«Siamo rimasti sorpresi dalla quantità di donazioni arrivate in pochissimi giorni nella nostra sede – sottolinea il segretario provinciale Davide Casati -. Un bel segnale di attenzione verso chi ha bisogno di ogni genere di aiuti, oltre che di sensibilità da parte dei cittadini rispetto a quanto sta accadendo non troppo lontano da nostri confini». La cosiddetta rotta balcanica, infatti, nonostante sia una delle meno menzionate, è una delle direttrici maggiormente percorse da chi spera di rifarsi una vita una volta arrivato in Europa.
Gli indumenti, consegnati venerdì (22 gennaio) in sacchi chiusi e nel rispetto delle norme anti-Covid per tutelare i volontari che si sono occupati della raccolta, sono stati trasportati all'oratorio di Mapello. Da qui partiranno alla volta dei Balcani. «Come democratici - spiegano Marzia Marchesi e Michela Tintori, referenti del tavolo Diritti del Pd bergamasco - abbiamo pensato di fare la nostra parte. In pochi giorni si è scatenato un terremoto di solidarietà, a dimostrazione del fatto che siamo una comunità viva, attiva e partecipe, oltre che accogliente».
«Quel che sta accadendo non può essere ignorato - conclude Matteo Rossi, consigliere comunale di Bonate Sopra e componente della direzione provinciale Dem, che ha proposto la raccolta all'interno del partito -. Davanti alle condizioni di vita inumane di migliaia di migranti serve un’adeguata politica comune. Mobilitarci per garantire un aiuto concreto in termini di coperte, indumenti e scarpe risponde alla responsabilità che ciascuno di noi ha davanti a queste tragedie. In primis quella di non girarsi dall'altra parte ma di contribuire, secondo le proprie possibilità e i propri mezzi, ad alleviare le sofferenze e ad aiutare chi è in difficoltà».