Elezioni a Bergamo 2024, il Terzo polo va da solo. L'appello di +Europa: «Restiamo uniti»
Dopo il secondo confronto per la partita nel capoluogo orobico, centro e socialisti hanno annunciato una proposta politica separata
Dopo il secondo confronto tra le forze del centrosinistra, promosso dal segretario provinciale dem Davide Casati e svoltosi ieri (giovedì 22 giugno) nella sede del Pd a Bergamo, le forze centriste e socialiste si sfilano dalla possibile alleanza per le amministrative 2024. Come riportato da L'Eco di Bergamo i gruppi di Azione, Italia Viva e del Partito socialista italiano hanno infatti annunciato che, per il dopo Gori, correranno da soli al primo turno, riuniti in un'altra coalizione separata, che esprimerà un suo candidato sindaco.
Le figure espresse dal Pd, al momento, rimangono invece quelle dell'ex parlamentare Elena Carnevali e del vicesindaco Sergio Gandi.
La proposta alternativa dei centristi
In pratica, quindi, se la situazione non cambierà alle elezioni del prossimo anno mancherà l'appoggio del Terzo polo per il fronte del centrosinistra, che al momento quindi vedrebbe il Pd in dialogo con Sinistra Italiana, Più Europa, Gruppo Civico Oltre, Lista Gori, Europa Verde. I rappresentanti del partito di Calenda, con i referenti provinciale e cittadino, Adriano Musitelli e Andrea Valentino, del partito renziano con Raffaello Teani e dei socialisti con Matteo Fulciniti intendono costruire una proposta alternativa a quelle del centrosinistra e del centrodestra, cercando l'appoggio anche di Lombardia Migliore -Lista Moratti, con cui sono in contatto, e dei popolari.
L'appello di +Europa all'unità della coalizione
Intanto, però, dalle fila di chi ritiene invece giusto mantenere la posizione nello schieramento, arriva un appello all'unità: «Più Europa ha confermato ieri il proprio orizzonte di lavoro entro la coalizione di centrosinistra, riconoscendola come spazio di confronto costruttivo in cui portare i propri temi, per un progetto di sviluppo della città innovativo e al contempo in continuità con i due mandati precedenti - hanno affermato Dino Paoli e Simonetta Fiaccadori, coordinatore e presidente locali del partito -. È urgente garantire la continuità con una giunta che ha bene operato, che ha cambiato il volto alla città e ha saputo dare a Bergamo un profilo più moderno ed europeo».
I responsabili del gruppo hanno dichiarato che continueranno a voler rappresentare l'area liberal-democratica e riformista della coalizione. Giudicano un errore la scelta del Terzo Polo e del Psi di uscire dalla coalizione «esclusivamente per ragioni di opportunità politica» e li invitano a «confrontarsi invece nel merito, sui contenuti che la coalizione vuole proporre per i prossimi cinque anni, evitando di frammentare in modo incomprensibile ai cittadini lo scenario». Più Europa si vuole presentare come «un riferimento sicuro per coloro che si riconoscono in una linea liberal-democratica, ma che non vogliono in alcun modo agevolare il percorso del centrodestra sovranista».