Europee 2024, Fratelli d'Italia vince anche in Bergamasca. Gori fa il pieno di preferenze
Risultati nazionali confermati anche nella nostra provincia, con FdI oltre il 35%, seguito dal Pd (22,55%). Ecco quanti voti hanno preso i bergamaschi candidati, a partire dal sindaco uscente del capoluogo, che ha fatto molto bene
Fratelli d'Italia "vince" queste elezioni Europee 2024 in Italia e consolida la propria posizione da primo partito, ma alle sue spalle cresce in modo importante il Pd, a fronte anche del crollo di Movimento 5 Stelle e Lega. Il tutto, però, con un'affluenza nazionale che, per la prima volta, si ferma sotto la soglia del 50 per cento.
È questa la sintesi dei risultati - in via di definizione con gli ultimi seggi da scrutinare - delle elezioni per il nuovo Parlamento europeo. Nello specifico, FdI è al 28,81%, il Pd al 24,02%, il M5S al 9,96%, Forza Italia al 9,73%, Lega al 9,14% e Alleanza Verdi e Sinistra al 6,62%. Questi sono i partiti che superano la soglia di sbarramento fissata al 4%. Tutti gli altri, a partire da Stati Uniti d'Europa (ovvero +Europa e Italia Viva) e Azione, non porteranno parlamentari a Bruxelles essendosi fermati rispettivamente al 3,74% e al 3,31%.
Nord-Ovest e Lombardia, i risultati
Il risultato nazionale viene confermato da quello della circoscrizione Nord-Ovest, che ricomprendere Lombardia, Piemonte, Val d'Aosta e Liguria: Fratelli d'Italia primo partito con il 30,90%, seguito dal Pd al 23,04% e dalla Lega all'11,90%, che qui riesce quindi a stare davanti a Forza Italia, andata comunque bene con il suo 9,38%. Alleanze Verdi Sinistra segue al 7,11% e il M5S si ferma al 6,73%.
In Lombardia, Fratelli d'Italia va ancora meglio, arrivando al 31,79%, mentre il Pd fa segnare un 22,63%. Seguono Lega (13,10%), Forza Italia (9,31%) e Avs (6,78%). M5S al 5,67% e Azione al 4,02%.
In Bergamasca vola FdI (ma a Bergamo...)
Per quanto riguarda la provincia di Bergamo, va segnalata la conferma della crescita nei numeri del partito di Giorgia Meloni, il buon risultato del Pd e una Lega che prova a tenere botta in un territorio considerato storicamente come una sua roccaforte. In numeri: FdI 35,25%, Pd 22,55%, Lega 16,19%, FI 8,19%, Avs 5,44% e M5S 4,10%.
Va sottolineato come il dato di testa provinciale, in realtà, si inverta a Bergamo città, dove il primo partito si conferma con ampio vantaggio il Pd (36,78%), FdI si ferma al 25,79% e tutti gli altri partiti sono lontanissimi, sotto il dieci per cento, a partire dalla Lega (8,04%). Il M5S, col 3,62%, in città è sotto anche ad Azione e Stati Uniti d'Europa. Si tratta di dati che confermerebbero l'exit poll sulle Comunali diffuso ieri sera dalla Rai, secondo cui Elena Carnevali avrebbe stravinto le elezioni al primo turno.
Come sono andati i bergamaschi?
Ricordiamo che erano cinque i bergamaschi candidati a queste Europee (tutti nella circoscrizione Nord-Ovest ovviamente). E a essere andato meglio di tutti - come da previsioni - è stato il sindaco uscente del capoluogo orobico, Giorgio Gori, che ha raccolto oltre 210.400 preferenze, secondo nella lista del Pd alle spalle solo di Cecilia Strada (circa 283.000 preferenze). Lara Magoni, in lista con FdI, chiude quinta nella lista con poco più di 20.360 preferenze e lontanissima da Giorgia Meloni, prima con oltre 622.500 preferenze.
Ha faticato un po' anche Giovanni Malanchini, che nella lista della Lega ha chiuso ottavo con poco meno di 9.500 preferenze, lontanissimo da Roberto Vannacci, primo con oltre 186.200 preferenze. Si ferma ampiamente sotto le mille preferenze l'alzanese Simonetta Fiaccadori, che nella lista di Azione porta a casa circa 728 preferenze. Poco sopra quota 770 preferenze, invece, Luca Perego nella lista Stati Uniti d'Europa.
Per Gori successone in Bergamasca
Il sindaco uscente Giorgio Gori al voto
Lara Magoni
Giovanni Malanchini (recatosi al seggio sul trattore)
Scavando un po' più a fondo in questi risultati, si può osservare come - comprensibilmente - praticamente tutti i sopracitati candidati abbiano raccolto la gran parte dei loro voti in Lombardia, in particolare Gori, che in Lombardia tallona Strada: più di 178.000 contro 191.000 circa. Gori però stravince in provincia di Bergamo, dove il sindaco uscente ha portato a casa oltre 51.100 preferenze, mentre Strada poco più di 17.000. In Bergamasca, anche Magoni non sfigura con più di 12.800 preferenze, sotto solo a Meloni (oltre 45.000). Stesso discorso per Malanchini, che con 8.390 preferenze bergamasche chiude non lontanissimo da Vannacci (poco oltre 13.300).
Ultimo dato, che conferma i sondaggi di questi mesi (che davano un altissimo gradimento alla sua Amministrazione) e anche l'exit poll per le Comunali cittadine, è quello delle preferenze raccolte da Gori a Bergamo città: ben 11.610, veramente tantissimi se si considera che Meloni s'è fermata poco sopra le 3.600 preferenze e Vannacci a 1.200 circa.