Anno zero

Già finita la tregua, il centrodestra bergamasco è a pezzi (vincerà nel... 2084)

La miccia che ha fatto esplodere il vulcano è stato un incontro a Dalmine dal quale sono stati esclusi Fratelli d'Italia e i moderati di Sorte

Già finita la tregua, il centrodestra bergamasco è a pezzi (vincerà nel... 2084)
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di Wainer Preda

È bastata una settimana, quella dell’elezione del Presidente della Repubblica, per disintegrare il centrodestra. Ma non quello romano, quello bergamasco. Mentre nella Capitale andava in scena un teatrino frastornante, a Bergamo se ne consumava un altro altrettanto sconcertante per l’elettorato.

Non sono passati neanche dieci giorni dalla tregua provinciale, che il vulcano che covava sotto le ceneri del rancore sopito è esploso. È bastato poco. La miccia, un incontro a Dalmine fra gli esponenti delle liste provinciali “Responsabilità e Territorio” e “Comuni Protagonisti”. Tradotto: Lega più Colletta da una parte, Forza Italia e Italia Viva dall’altra. Ufficialmente, un incontro tecnico. Per gli esclusi, Fratelli d’Italia e Moderati di Sorte, invece, un incontro “politico” che sancisce la definitiva rottura del già traballante (eufemismo) centrodestra.

Sono volati gli stracci. Uno scontro violentissimo a mezzo stampa. Con il segretario provinciale di FdI Andrea Tremaglia che accusa il Carroccio di avere invitato gli ex Pd e non i Fratelli. Con i Civici di centrodestra che puntano il dito contro la Lega e parlano di imbarazzo. Anche per la presenza di pezzi del centrosinistra (renziani) alla riunione. Con la Lega che accusa FdI di fare da due anni campagna acquisti in casa verde, «e allora cosa volete?». Con le questioni legate al dito, che riemergono impetuose. Con accuse di delegittimazione. Persino di slealtà. Fra due partiti che pescano grossomodo nello stesso bacino elettorale.

Il centrodestra, diciamolo fuori dai denti, non esiste più. Né a livello nazionale né a livello locale. E d’altronde una situazione del genere non si regge nemmeno con la Loctite. Neanche all’interno dei singoli partiti. La Lega, partito militarizzato nella sua organizzazione, cerca di mostrare compattezza. Ma è noto a chiunque sia un minimo addentro i giochi, che in questo momento in Bergamasca ci sono almeno tre correnti (...).

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