Grandi manovre verso il Pirellone: il Pd chiama Cottarelli. E Carretta lavora a una lista civica di centro
Il centrosinistra, d'accordo con Azione, ha contattato l'economista, mentre il consigliere regionale "goriano" si dà da fare bussando anche a centrodestra
di Wainer Preda
Sarà un’estate di manovre, anche se in gran parte sotterranee, per la politica bergamasca e non, in vista delle elezioni regionali. Il centrosinistra sta lavorando a una candidatura forte, anzi fortissima. Quella di Carlo Cottarelli. Secondo fonti interne, i vertici del Pd e di Azione hanno già contattato l’economista cremonese, ex direttore del Dipartimento affari fiscali del Fondo monetario internazionale e nel 2018 a un passo dal diventare premier del governo ad interim paventato dal presidente Mattarella, prima della soluzione Conte.
Cottarelli avrebbe manifestato di non disdegnare un ruolo nazionale, che peraltro è nelle sue corde. Ma da Roma gli hanno fatto capire che sarebbe più utile al centrosinistra se si candidasse alla presidenza della Regione Lombardia. Per questo, si sarebbe preso del tempo per una riflessione. Scioglierà la riserva presumibilmente entro il prossimo settembre.
Attendendo il suo sì
Attendendo il suo “sì”, intanto sul territorio si stanno muovendo in parecchi. In Bergamasca, il Pd candiderà quasi certamente alle Regionali il segretario provinciale Davide Casati, il consigliere regionale uscente Jacopo Scandella e l’ex segretario provinciale Gabriele Riva. Stando ai calcoli, la lista dei dem locali potrebbe ottenere due seggi. Favorito numero uno è, evidentemente, Casati. Durante la sua segreteria, il Pd ha rivinto a Bergamo (affiancato dalla Lista Gori), ha piazzato Pasquale Gandolfi alla presidenza della Provincia, ha vinto le ultime elezioni amministrative. Con il sindaco di Scanzorosciate alle guida, i dem, già ben radicati sul territorio, hanno guadagnato terreno. Ora il passo successivo per Casati non può che essere la Regione.
Anche Scandella si è mosso bene sul territorio. Dopo due mandati, il consigliere regionale è molto forte in Valseriana, dalla quale proviene. Conta di inanellare il favore di tutti i Comuni della valle afferenti, anche tramite liste civiche, al Pd. Il resto, da quelle parti, sarà probabilmente appannaggio della Lega e del centrodestra. Con il Re della bassa Valseriana, il consigliere uscente Roberto Anelli. E in alto, con Daniele Belotti o uno degli uomini di Alessandro Sorte o di Fratelli d’Italia.
Più defilata la posizione di Gabriele Riva. L’ex segretario provinciale del Pd, pur avendo vinto (per interposto candidato) ad Arzago d’Adda, suo paese d’origine, ha raggranellato meno preferenze del previsto. In ogni caso, anche la sua resta una candidatura di spicco, con la quale fare i conti.
L’agitazione di Carretta
Il più attivo in assoluto, in questo periodo, sul versante di centrosinistra, è un uomo di Azione, Niccolò Carretta. Onnipresente agli incontri che contano - l’ultima apparizione pubblica lunedì scorso con Renzi e quel che resta dei renziani a Bergamo - il consigliere regionale sta tessendo una tela molto articolata. Secondo quanto trapelato, il radicamento di Azione sul territorio lombardo oltre Milano sarebbe ancora troppo esiguo per tentare una sortita in Regione (a Monza, Azione ha preso il due per cento). E dunque il rischio è quello di restare a bocca asciutta in Bergamasca. Da qui l’idea: far confluire Azione, i renziani e il mondo centrista in un’eventuale lista civica di Cottarelli. Valutata intorno al dieci per cento. (...)