Grassobbio dice addio alla Commissione edilizia («anche Bergamo l'ha fatto»)
La protesta della minoranza: «Fondamentale per garantire un controllo». L’assessore: «Seguiamo le nuove disposizioni»
di Stefano Nava
La Commissione edilizia di Grassobbio è abolita: la minoranza non ci sta e in consiglio si fa sentire.
Lunedì 25 novembre alle 16 si è svolto il Consiglio comunale nell’aula magna della scuola media locale e degli otto punti all’ordine del giorno, hanno avuto il maggior interesse per la cittadinanza presente in sala tre di questi: regolamento servizio di illuminazione votiva nel cimitero, regolamento per installazione e utilizzo dell’impianto di videosorveglianza e, appunto, la soppressione della commissione edilizia.
Sul primo punto è intervenuto il sindaco Manuel Bentoglio: «Il regolamento che verrà adottato per l’illuminazione delle tombe dei defunti grassobbiesi vedrà una spesa all’anno di sei euro a lumino, otto alla prima posa perché il costo prevede anche l’allacciamento all’impianto elettrico. Preciso inoltre che darò comunicazione, come chiestomi in seduta, del costo degli ultimi tre anni e sulla risposta circa lo studio di fattibilità per un impianto fotovoltaico».
Sul secondo tema si è invece espresso l’assessore Giovanni Iudica: «Il primo regolamento sulla videosorveglianza è del 2017, poi nel 2020 l’ho preso in mano io e ho iniziato a lavorarlo per renderlo funzionale. Ora il comandante della polizia locale, Tommaso Buonanno, l’ha scritto seguendo le linee guida delle norme vigenti in tema di trattamento dei dati personali (Gdpr) e della privacy. Delle 130 telecamere sul territorio, è bene dirlo, 109 sono di videosorveglianza, 20 sono di lettura targhe e una è una “fototrappola” in arrivo, in linea con le norme vigenti. Il titolare dell’impianto è il sindaco e il responsabile dei dati è il comandante Buonanno. Oltre a lui, gli unici altri autorizzati sono il vicecomandante e io. Ogni telecamera è segnalata alla Prefettura di Bergamo».
La Commissione
Arriviamo al punto “caldo”, l’ottavo e ultimo, oggetto di dibattito tra minoranza e maggioranza (...)