Intervento da 1,3 milioni

I dubbi di Tremaglia sul recupero dell'ex mercato ortofrutticolo, adiacente alla Tiraboschi

L'appello del consigliere d'opposizione di Fratelli d'Italia: «Progetto importante, bisogna ripensare alcune criticità»

I dubbi di Tremaglia sul recupero dell'ex mercato ortofrutticolo, adiacente alla Tiraboschi
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Il 19 dicembre 2020 è stato approvato, in Giunta a Bergamo, il progetto per il recupero del primo porticato dell'ex mercato ortofrutticolo, adiacente la biblioteca Tiraboschi. Lo spazio dovrebbe essere rilanciato come parte aggiuntiva alla biblioteca, adibita a una serie di attività, mediante un intervento che andrebbe a costare intorno a 1,3 milioni di euro.

Niente di strano, diranno molti cittadini, che saranno anche contenti di sapere che il Comune sta riqualificando un'area che era stata un po' lasciata andare. Il disegno proposto, tuttavia, non convince una serie di persone, tra le quali il consigliere comunale Andrea Tremaglia di Fratelli d'Italia, che pur sottolineando l'opportunità del lavoro ha mosso una serie di critiche.

Andrea Tremaglia (Fratelli d'Italia)

«Stranamente non ha avuto le consuete presentazioni "sfavillanti" alle quali ci siamo abituati in questi anni - ha commentato Tremaglia -. Il che, per una volta, è un problema, dato che si tratta di un intervento positivo ed importante per un elemento strategico di Bergamo come è la Biblioteca Tiraboschi, specialmente in ottica Capitale della cultura 2023, che però presenta alcuni elementi potenzialmente critici». Quali sarebbero quindi le criticità riscontrate da Tremaglia? Il consigliere lo ha spiegato in un dossier inviato anche alla nostra redazione, assieme a un comunicato stampa.

Innanzitutto esiste il progetto originario della biblioteca Tiraboschi, disegnato dall'architetto Botta vent'anni fa, oltre al piano di recupero dell'intera zona dell'amministrazione Tentorio, risalente al 2013. Tuttavia sembra che la proposta della Giunta Gori sia stata sviluppata senza tenere conto delle due precedenti e in un'ottica che si concentra sul solo ex mercato: «Qualsiasi approccio serio all'area dovrebbe partire dall'analisi e da un'idea integrali dell'intero complesso, dalla raccolta dei bisogni e delle prospettive del Sistema Bibliotecario, così da ricavarne una visione d'insieme il più possibile coerente e funzionale», ha dichiarato il consigliere di FdI.

Ci sarebbe poi la questione della copertura dei tre padiglioni, fatta in amianto e che perciò rappresenta un rischio per la salute: nel progetto si prevede la messa in sicurezza di un padiglione con lo smaltimento del materiale tossico, mentre rimane poco chiaro come mai non sia previsto nell'immediato anche per gli altri due (forse per ragioni di costi?). Un'incognita è anche il recupero dei giardini, già a disposizione della Tiraboschi, perché si dovrebbe tenere separata quest'area da eventuali ruderi resi tossici dall'amianto. A queste questioni si aggiungono le perplessità su uno scambiatore di calore (i filtri per l'aria saranno posizionati su via San Giorgio, una delle più inquinate della città?) e sull'utilizzo della nuova sala di lettura che ci sarà al posto dell'ex area commerciale, così come sull'assenza di un collegamento coperto tra la vecchia e la nuova struttura.

«Le osservazioni sulle quali sarebbe utile un confronto non attengono solo alla parte tecnica del progetto, ma anche a quella funzionale, ovvero agli obiettivi di estensione e potenziamento della Tiraboschi e al suo rapporto con la città: aspetti che non ci sono mai stati presentati, come era compito degli Assessori competenti - ha dichiarato nella nota Tremaglia -. Si tratta di un dovere amministrativo ancor prima che tecnico, rivolto a tutta la cittadinanza, e in particolare a chi spende il proprio tempo nella e per la biblioteca: per questa ragione sono certo che il presidente del Consiglio comunale accoglierà la richiesta che gli ho presentato di una convocazione congiunta delle commissioni competenti per permettere agli assessori di illustrare al meglio il progetto, importante e strategico, ai consiglieri e ai cittadini».

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