Un lungo elenco delle cose fatte e (più o meno) realizzate e una serie di obbiettivi e intenti per il 2026. È durato cinquanta minuti il bilancio dell’anno fatto ieri (22 dicembre) dalla sindaca di Bergamo, Elena Carnevali, al tradizionale incontro di Natale con i giornalisti.
«La nostra è una città con un forte senso di appartenenza e in continuo cambiamento non solo nelle infrastrutture ma anche nel sociale – ha esordito, affiancata da tutta la giunta (assente solo il vicesindaco Sergio Gandi) -. La nostra amministrazione continuerà con lo spirito aperto e collaborativo con la Provincia e la Regione e con tutti gli attori che caratterizzano la vita cittadina».
«Gran parte degli impegni presi sono stati mantenuti», ha aggiunto, per poi passare in rassegna i diversi settori. A partire dalle rigenerazioni urbane.
La vicenda nuova Gamec
Sulla questione della nuova Gamec che sta tenendo banco negli ultimi giorni, Carnevali ha precisato che il Comune ha fatto tutto quanto andava fatto nei tempi corretti. «Il gruppo Manelli, che doveva portare a termine la riqualificazione, aveva ordini per 5 miliardi ed era impegnato su moltissimi cantieri anche in altre città. Purtroppo era imprevedibile finisse in crisi finanziaria».

«Per noi non cambia nulla – ha detto la sindaca – Il Comune si è mosso a tempo debito e sono in corso interlocuzioni con il ministero per la copertura dei 6 milioni di euro che rischiano di mancare all’opera. Fermo restando che i finanziamenti del Pnrr si inseriscono sull’impalcato del codice degli appalti che vincola il Comune a procedere per via ordinaria quando invece servirebbero interventi immediati». «Non possiamo prescindere dal Codice degli appalti – ha spiegato l’assessore Francesco Valesini -. Abbiamo un’idea di tempi tecnici auspicabili ma non dipendono purtroppo da noi». Se ne capirà di più nelle prossime settimane.
Quanto alle altre rigenerazioni urbane nel 2025 «è stato finalmente aperto il cantiere della Montelungo» ha detto Carnevali. Anche se, a dire il vero, è stata posata la prima pietra, poi la seconda, ma altro non si vede. Passi avanti invece sulla riqualificazione dell’ex area Migliavacca, sulla ex Reggiani e sulla ristrutturazione del Principe di Napoli che sarà inaugurato nei primi mesi del 2027. Intanto proseguono i lavori al Sacro Cuore, mentre nel 2026 sarà depositato il piano attuativo della mastodontica Porta Sud.

«Rivoluzione mobilità»
Dopo anni di code e improperi da parte di automobilisti e pendolari, la sindaca si aspetta molto dall’entrata in funzione il prossimo anno di due opere strategiche per la mobilità: la linea T2 del tram (per la quale servirà un ulteriore contributo finanziario da parte della Regione) e il collegamento di bus ecologici e-Brt con Dalmine e Verdellino. «Non abbiamo ancora la piena consapevolezza della rivoluzione del trasporto pubblico in chiave più moderna ed europea, ma sono convinta che sarà un gran passo in avanti».
Speriamo abbia ragione. Anche per la chiusura nei tempi previsti del raddoppio ferroviario di Via San Bernardino (targato Rfi e attualmente in ritardo) che sta penalizzando il sudovest della città e del treno per Orio, altra bella gatta da pelare.

Di certo, il prossimo anno comporterà ulteriori disagi in via Autostrada per i lavori «improcrastinabili vista la convenzione in essere» ha spiegato Valesini. Mentre per la circolazione nei quartieri, Bergamo sta proseguendo con l’estensione delle zone 30 con l’obbiettivo di raggiungere l’88 per cento della rete stradale comunale entro il 2026. L’intervento riguarda, in particolare, il centro, Borgo Palazzo, Malpensata, Santa Caterina, San Tomaso e Colognola, «per rendere la città più sicura, accessibile e vivibile».
In più, una buona notizia: «Il progetto di rifacimento dei via Ghislandi con da isola di calore si trasformerà in rifugio climatico» grazie a un viale alberato per cui è stato ottenuto un finanziamento statale da 1,3 milioni. Nel 2026 arriverà anche la riqualificazione di via Paglia. Mentre in Città Alta nuova illuminazione per la Cittadella e Piazza Mascheroni, mentre il 12 gennaio partiranno i lavori in piazza Angelini.

Sempre sul fronte opere pubbliche, il 2026 sarà un anno importante sul fronte del riassetto idrogeologico della città. Sono in dirittura d’arrivo i lavori della vasca di laminazione di Largo Barozzi, in Santa Lucia che termineranno a marzo. Mentre inizieranno quelli per il canale scolmatore del Tremana, in zona stadio. E saranno completati i processi autorizzativi per la seconda vasca di Astino e quella di via Goisis.
Educazione, cultura, casa e accoglienza
Sul versante Cultura, dopo le grandi mostre di Maurizio Cattelan, di Pepi Merisio, della Pala di San Bernardino di Lorenzo Lotto e l’apertura del Museo delle Mura, «le istituzioni culturali cittadine continuano a crescere nell’apprezzamento del pubblico bergamasco e non solo, grazie a un’offerta articolata». Il prossimo anno poi arriveranno i lavori di sistemazione di Palazzo della Libertà che ospiterà la nuova sede di Bergamoscienza. Mentre nell’ex convento della Maddalena nascerà la Cittadella della Giustizia.
Quanto all’educazione e all’accoglienza, «vogliamo fare di Bergamo una città attraente per le giovani coppie e a misura di famiglie» ha sottolineato la sindaca. Dopo l’apertura dei 4 nidi, «il quinto nido sarà attivo a Longuelo il prossimo anno e permetterà di avvicinarci al traguardo dell’azzeramento delle liste d’attesa».
Novità anche sul versante delle politiche abitative. «Nel 2026 metteremo a disposizione oltre 100 alloggi ristrutturati al Villaggio Sposi, a cui si aggiungono 40 alloggi in edilizia residenziale pubblica concessi in affitto a canone ridotto per cittadini in situazione di disagio economico. Mentre sarà rifinanziato il Fondo abitare per le giovani coppie Under 35».
Investimenti in arrivo anche per gli impianti sportivi, in vista di Bergamo città europea dello sport 2027. Saranno rilanciati gli impianti di quartiere di Valtesse, il campo da calcio di via Solari, il campetto dell’oratorio di Boccaleone, la pista Bmx di Loreto, la pista d’atletica dell’ex campo Coni. Mentre saranno ristrutturate diverse palestre fra cui la Calvi dell’Istituto comprensivo Mazzi, e la Floris del De Amicis.
Sicurezza: «Lo sgombero delle autolinee giusto e doveroso»
Ultimo ma non ultimo il versante sicurezza. Carnevali ha rivendicato l’assunzione dei nuovi agenti della polizia locale appiedata e la bontà dell’operazione di sgombero della stazione autolinee. «L’intervento è stato giusto e doveroso, dopo le richieste di studenti, lavoratori, pendolari, cittadini e turisti. Oggi la stazione autolinee è tranquilla».
Un po’ meno i quartieri limitrofi, dove si è spostato gran parte del degrado. La sindaca però ha posto come obbiettivi per il 2026 l’installazione di telecamere in tre parchi pubblici: Suardi, Caprotti e Marenzi (il finanziamento è statale). E la riorganizzazione della polizia locale, con turni di lavoro degli agenti nelle sedi distaccate e più presenza nei quartieri.