Il consigliere regionale Pietro Macconi scrive a Valditara: «Si blocchi la carriera alias nelle scuole»
Il politico bergamasco ritiene che quest'opzione, adottata da alcuni istituti e dall'università in provincia, sia illegale
A pochi giorni dalla riapertura delle scuole, il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Pietro Macconi, valdimagnino ora cittadino di Ponteranica, ha inviato una mail a un gran numero di istituti lombardi, che nel giro di poco ha già provocato un vero e proprio terremoto politico e sociale. In allegato, infatti, c'era la lettera scritta al ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, nella quale gli chiede di bloccare la carriera alias, che permette di modificare il proprio nome nella burocrazia interna, come per esempio il registro elettronico.
La vicenda riguarda da vicino anche alcune realtà bergamasche, dato che hanno reso disponibile quest'opzione in città l'Università di Bergamo, il liceo Secco Suardo e l'istituto Mamoli, in provincia il Fantoni di Clusone. Il prossimo 12 settembre, tra l'altro, in Consiglio regionale si voterà la mozione del partito per abolirla nelle scuole lombarde.
Il contenuto della lettera
A Valditara si domanda di «intervenire in ragione del contrasto alla diffusione della carriera alias nelle scuole, che desta giusta preoccupazione nelle famiglie, attesa l'innaturale ideologia volta alla fluidità di genere», con la motivazione che «studenti e famiglie della Lombardia sono sempre più confusi dall'approvazione, da parte di alcune scuole di questa Regione, di regolamenti che prevedono per gli studenti la cosiddetta "carriera alias" fondata sul principio del self id, cioè dell'autoidentificazione di genere».
Inoltre, nella lettera si chiede di disporre all'Ufficio scolastico regionale una ricognizione di quanti istituti abbiano adottato questa modalità e di far inviare una circolare, che inviti al rispetto della normativa vigente e quindi, nell'interpretazione di Macconi, di vietarla. Infine, si dovrebbe informare il Governo degli esiti dell'approfondimento.
La mail alle scuole
Intervistato da Il Giorno, il consigliere Macconi ha dichiarato di aver inviato la mail per il momento a circa duemila scuole, per mettere in guardia i dirigenti scolastici dal «compiere atti illegali». Ha chiarito che il suo è stato un avviso, inviato con un «atteggiamento fraterno» a presidi e docenti, perché ritiene nessuno li abbia autorizzati a intraprendere un percorso di questo tipo.
Protesta davanti al Pirellone
L'iniziativa, com'era prevedibile, ha suscitato la reazione dell'altra parte politica, ma anche delle associazioni, comprese quelle studentesche, che approvano la carriera alias e hanno organizzato un presidio per l'11 settembre alle 18 davanti al Pirellone, per protestare contro la mozione di Fratelli d'Italia. Una proposta che verrà discussa il giorno dopo in Consiglio regionale dove Luca Paladini, consigliere di Patto civico, ha promesso di dare battaglia contro l'approvazione.