Botti di fine anno

Il dopo Gandolfi alla guida della Provincia di Bergamo? Prego caro, in via Tasso “vadi” avanti lei…

La prestigiosa presidenza è ambita ma non troppo. Il centrodestra è più interessato a sindaci e partecipate. I nomi in campo

Il dopo Gandolfi alla guida della Provincia di Bergamo? Prego caro, in via Tasso “vadi” avanti lei…

La Provincia di Bergamo è come la bella di Torriglia: «Tutti la vogliono e nessuno se la piglia». Sì perché ogni partito nostrano brama, a parole, la presidenza di via Tasso. Ma sotto sotto sarebbe ben lieto di farne a meno, a favore di ruoli politici, elettorali e di potere, più incisivi. È questa l’atmosfera che permea le ultime settimane dell’anno, fra cene natalizie e vorrei ma non posso.

Anche perché sulla data delle elezioni provinciali regna incertezza. Fissata per il 15 marzo, potrebbe subire un rinvio. Il motivo, l’intenzione di accorpare le elezioni del presidente della Provincia e del consiglio provinciale in un solo giorno. È questa la richiesta che Pasquale Gandolfi, in qualità di presidente Upi (Unione delle Province Italiane) ha fatto al governo. Insieme a un’altra proposta: l’eliminazione per il 2027 del vincolo dei 18 mesi da sindaco ancora da svolgere, per poter essere eletto presidente della Provincia.

Lo slittamento sposterebbe il voto al 18 ottobre. Il mandato dei presidenti e dei consigli provinciali in scadenza sarebbe prorogato di 7 mesi. Mentre il combinato disposto consentirebbe l’elezione di papabili ora tagliati fuori.

Certo è che dieci mesi (i tre ordinari più i sette di proroga), per un politico esperto come Gandolfi sono un’eternità. Buona per trovare soluzioni e trattative col suo partito (il Pd) e non solo, dopo i pasticci casalinghi dei mesi scorsi che hanno fatto saltare la coalizione che lo sosteneva. Il presidente uscente non ha ancora sciolto la riserva sulla sua ricandidatura. Ma non avendo attitudine al “suicidio”, difficilmente correrà contro il centrodestra unito.

Intanto Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia traccheggiano. Dopo la ritrovata unità di inizio ottobre, il vertice previsto entro la fine di novembre non s’è ancora visto. Ora si parla di un appuntamento prima di Natale. Con calma. Ci sono altri tre mesi e chissà che prima o poi non arrivi anche un candidato.

Sulla stampa è spuntato qualche nome, sul fronte leghista. Si ipotizza per esempio la corsa di Juri Imeri il cui mandato da sindaco di Treviglio scade (…)

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