Il generale Figliuolo in Lombardia. I Cinque Stelle: «Commissariate Regione sui vaccini»
Il commissario nazionale all'emergenza, insieme al numero uno della Protezione civile, il 31 marzo sarà in visita sul territorio lombardo. Il pentastellato De Rosa: «La campagna vaccinale sia affidata al Governo»
Mercoledì 31 marzo il commissario nazionale all'emergenza coronavirus, il generale Francesco Figliuolo, e il nuovo capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, saranno in Lombardia per confrontarsi con le autorità regionali e verificare lo stato di avanzamento della campagna vaccinale anti-Covid. I due responsabili governativi faranno visita ad alcuni centri vaccinali della Lombardia, su invito del presidente Attilio Fontana e della vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti.
In questo annuncio, però, i membri del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale vedono una conferma delle loro perplessità riguardo la gestione della campagna di immunizzazione, caratterizzata da una serie di problemi e disservizi, dovuti principalmente all'organizzazione delle prenotazioni e dei richiami a opera di Aria Spa.
Pertanto, il gruppo consiliare dei pentastellati fa sapere che domanderà domani, martedì 30, in Consiglio regionale di «richiedere formalmente, attraverso il Governo, che il Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure sanitarie di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 designi una personalità di fiducia, ovvero un team di esperti a cui direttamente demandare la pianificazione e la realizzazione della campagna di vaccinazione anti Sars-CoV-2 nella Regione Lombardia, sino al termine della stessa». In sostanza, quello che verrebbe chiesto è il commissariamento di Regione Lombardia sui vaccini.
Il capogruppo pentastellato Massimo De Rosa commenta così la mozione: «L’arrivo del generale e commissario per l'emergenza Covid Figliuolo in Lombardia mercoledì ci dà ragione e va esattamente nella direzione tracciata dall’impegno contenuto nella nostra mozione. Mi auguro che il centrodestra voglia approvarla senza indugi. I disagi, i ritardi e gli errori che continuano a ripetersi hanno mostrato tutta l’inadeguatezza del modello scelto e voluto da Fontana, Moratti e Bertolaso per il piano vaccinale lombardo. Alla prova dei fatti, l’organizzazione regionale non si è dimostrata all’altezza delle necessità dei cittadini. Con questa mozione agiamo per ottenere quel cambio di passo che qui in Lombardia, nonostante i ripetuti annunci e gli ormai inattendibili proclami, non c’è mai stato».
Il giudizio nei confronti degli errori della Lombardia è quindi molto severo. Del resto, anche la stessa Giunta ha preso atto delle inefficienze effettuando cambi ai vertici, azzerando quelli della società Aria Spa, richiedendo la sua sostituzione nelle operazioni con Poste italiane e al tempo stesso organizzandosi per un'accelerazione della campagna e una partenza delle somministrazioni in massa delle dosi, prevista intorno alla metà di aprile.
«La Giunta chieda e accetti l’aiuto del governo - continua De Rosa -, per consentire ai lombardi di vaccinarsi senza intoppi e nel minor tempo possibile. Questa è l’emergenza, questo è ciò di cui chiediamo il Consiglio Regionale discuta domani. Auspichiamo che il centrodestra, a trazione leghista, che governa la Regione non si nasconda dietro un dito negando al Consiglio Regionale la discussione e che la mozione sia sostenuta da tutte le forze d’opposizione presenti in Consiglio».
Le critiche dei Cinque Stelle si inseriscono in un contesto in cui la Lombardia, su 1.763.090 dosi ricevute, ne ha somministrate finora 1.495.742, cioè l'84,8 per cento del totale e, nel report di oggi (29 marzo), nella classifica delle Regioni italiane risulta al quindicesimo posto su 21. Non degli ottimi numeri...