Fare e disfare

Il Pd di Dalmine critica Bramani: «Vuole togliere il semaforo confermato nel '22»

Uno dei manifesti del ricandidato sindaco cita l’incrocio al velodromo e i dem vanno all’attacco: «Lo hanno mantenuto due anni fa, com’è possibile?»

Il Pd di Dalmine critica Bramani: «Vuole togliere il semaforo confermato nel '22»
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di Laura Ceresoli

«Stanco del semaforo al Velodromo? Vota Lega». Recitava così uno dei manifesti elettorali che lo scorso fine settimana il sindaco uscente Francesco Bramani ha pensato bene di posizionare in bella vista, a beneficio degli automobilisti, sulla ex strada statale 525, proprio all'altezza dell'impianto che regola l'incrocio con via Veneto. L’idea è scaturita dalla mente del candidato di centrodestra in occasione del gazebo elettorale allestito in zona velodromo.

Una trovata che non è certo passata inosservata al Pd Dalmine che sulla sua pagina Facebook ha precisato: «Correva l'anno 2022 quando la Giunta Bramani intervenne su quell'incrocio, confermando l'attuale semaforo e chiudendo l'area prospiciente il velodromo con un cordolo in ciottolato. Quanto alla ciclabile essa fu addirittura cancellata dalla Giunta Bramani al suo insediamento, seppur già finanziata. A cosa dobbiamo il cambio di direzione? Come è possibile che si continui a fare e disfare?».

Come fa notare il Pd, la rimozione del semaforo era in effetti stata già prevista, ma dalla Giunta Alessio e in un quadro viabilistico del tutto differente: rotatoria di viale Locatelli, rotatoria di via Veneto, semaforo all'incrocio con viale Lombardia. Una soluzione basata sulla simulazione dinamica dei rapporti tra flussi e capacità. Prima ancora la rimozione del semaforo venne proposta dalla Giunta Terzi nel Piano urbano del traffico 2012.

«In quel caso non si trattava di rimozione del semaforo, bensì di rimozione in toto dell'incrocio - prosegue il Pd -. Una soluzione che, se attuata, farebbe di Sabbio un'enclave isolata: sbarrata lato 525, asfissiata dall'autostrada Dalmine-Zingonia-Treviglio. A voler ben vedere sembra che Lega e alleati, con il programma viabilità fà e desfà, vogliano riproporre proprio questo piano. O forse cercano solo di compiacere qualche automobilista allergico ai semafori. Dalmine non ha bisogno di un’amministrazione che fa e che disfa, ma di un’amministrazione che studia e costruisce».

Il semaforo che si trova sul provinciale all'altezza del Velodromo è il più chiacchierato degli ultimi anni. Quella è infatti l’arteria più congestionata di Dalmine e il 62 per cento del traffico in questo tratto è di attraversamento. In ogni caso la Giunta Bramani aveva deciso di riqualificare l’incrocio senza togliere il semaforo. (...)

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