Il Carroccio scosso

Il segretario bergamasco Sala: «Vannacci? Non abbiamo bisogno di una Lega nella Lega»

Il generale sabato 10 agosto alla festa di Pontida. Salvini assicura: data del congresso regionale prima del Raduno di ottobre sul "sacro" pratone

Il segretario bergamasco Sala: «Vannacci? Non abbiamo bisogno di una Lega nella Lega»
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di Wainer Preda

Il generale Vannacci. Il raduno di Pontida. Il congresso regionale. Le provinciali. Treviglio. Sono molti i temi che rendono calda l’estate della Lega bergamasca. Su tutte le questioni, il segretario provinciale del Carroccio, Fabrizio Sala, sembra avere le idee chiare.

Partiamo da Vannacci. Vuole fare un partito suo. Cosa ne pensa?

«La Lega è in grado di camminare da sola indipendentemente dal percorso che farà Vannacci con noi, grazie alla sua struttura sul territorio, fatta di militanti, sostenitori, sezioni, feste e raduni. E soprattutto grazie ai suoi valori».

Vannacci vi sta usando?

«Vannacci sarà in Bergamasca il 10 agosto (oggi per chi legge, ndr) a Pontida. Fino a oggi è un europarlamentare della Lega perché è stato eletto sotto il nostro simbolo e anche con i nostri voti. Vedremo come si muoverà. Certo noi un leader ce l’abbiamo già. Si chiama Matteo Salvini».

Ma con che faccia si presenta il generale in Bergamasca?

«Vannacci ha avuto molto successo perché, oltre al libro, rappresenta nell’immaginario della gente la libertà di pensiero e di opinione. Oggi è nella Lega. Qualora creasse un suo movimento, è chiaro che noi non abbiamo bisogno di una Lega nella Lega o di un movimento al nostro interno».

Rischia i fischi se verrà?

«Se creerà un suo movimento perderà un sacco di voti leghisti. Poi, se così fosse, l’unico che può avallare un’operazione del genere è il nostro segretario federale Matteo Salvini».

Vannacci ha in mano un quarto dei vostri voti. Potete farne a meno?

«Non abbiamo la controprova che senza Vannacci la Lega non avrebbe preso comunque quel due per cento in più. Il generale ha preso molti voti. Ma ci hanno tentato in tanti, con il consenso momentaneo, a formare un loro partito. Poi però si fermano all’un per cento».

A ottobre c’è il raduno sul pratone di Pontida.

«Il 6 ottobre. Sarà come sempre una grande festa».

Bossi lo invitate?

«Certo. Come ricorderemo Maroni e sarà osannato Salvini».

Prima delle elezioni ci sono state contestazioni.

«Non c’è alcun problema politico nella Lega. La protesta di chi non è più stato ricandidato ci sarà sempre, perché a nessuno piace perdere posti importanti».

Sul sacro pratone sono stati appesi striscioni pesanti, però.

«Sono stati rimossi. In merito al congresso regionale della Lega Lombarda, che ormai stiamo aspettando con ansia tutti, Matteo Salvini mi ha chiesto di parlare a suo nome, e dunque io riferisco, che prima del 6 ottobre, data dal raduno di Pontida, ci sarà la data del congresso regionale. Questo toglie gli alibi a qualsiasi tipo di contestazione».

Al momento c’è un solo candidato, Massimiliano Romeo, che è vicino a lei se non sbaglio.

«Romeo è un candidato forte. Ha fatto il segretario provinciale, il consigliere regionale e il capogruppo in Senato. È la figura ideale, di unità, sul territorio. Non ha solo il mio appoggio, ma riscuote grande consenso da parte dei militanti, è questa la verità. Poi se ci fosse qualcun altro, ben venga il confronto».

Parliamo di Provinciali. Al direttivo di Gazzaniga è prevalsa la linea dei sindaci, verso un accordo col Pd.

«Premessa: la linea del segretario provinciale è “mai col Pd”. Ora però siamo a due terzi del percorso in Provincia e stiamo facendo delle valutazioni. È vero: a Gazzaniga la maggioranza dei sindaci ha deciso che, per opportunità, per finire il lavoro dei due anni passati, occorre creare le condizioni per continuare con l’alleanza che sostiene il presidente Gandolfi».

Lei però aveva un’idea diversa.

«Sono il segretario provinciale di tutti e dunque prendo atto di quanto espresso dai sindaci. So che la maggior parte della base è scontenta di questa decisione. Ma (...)

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