Si fa presto a dire...

Il vero avversario di una lista civica? L'assurda burocrazia elettorale

Lettera di un candidato fra mille peripezie. Prima la raccolta firme poi carte su carte: l’odissea di un piccolo partito per partecipare al voto in città

Il vero avversario di una lista civica? L'assurda burocrazia elettorale
Pubblicato:

Gentile direttore, sono il rappresentante di una lista civica che ha deciso di partecipare alle prossime elezioni amministrative di Bergamo. Siamo una realtà piccola, che crede nella partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica e che si è avvicinata con entusiasmo alla tornata elettorale. Per scoprire che l’organizzazione burocratica di questo importante appuntamento fa di tutto per scoraggiare i cittadini, per far loro passare la voglia di partecipazione. Esattamente il contrario di quanto prevede la nostra Costituzione.

Le 350 firme necessarie

Essendo noi una piccola lista, abbiamo pensato di raccogliere le 350 firme necessarie alla domanda di partecipazione per tempo, ci siamo quindi fatti dare i moduli per la raccolta. Arrivati oltre le cento firme, ci è stato riferito che erano carta straccia perché dal ministero si era in attesa di un modulo nuovo. Il modulo è arrivato a un mese dalle elezioni e noi siamo entrati in fibrillazione. Per una giovane e piccola lista, raccogliere 350 firme sembrava un’impresa non semplicissima.

L’inevitabile svista

Nel frattempo abbiamo presentato tutte le domande per potere installare i gazebo nelle vie e nelle piazze di Bergamo. Siamo partiti con la raccolta, arrivati a 150 firme ci siamo accorti che uno dei nostri candidati è nato in un paese diverso da quello indicato, sebbene poco distante. Nostro errore, che non impediva tuttavia di individuare con sicurezza la persona candidata perché nome e cognome e data erano giusti. Non si può apporre una semplice correzione? Niente, anche stavolta le firme vanno buttate via perché «il diverso paese di nascita potrebbe trarre in inganno il firmatario sull’identità del candidato».

E intanto il tempo stringe. Non basta raccogliere le firme, bisogna che sia sempre presente un notaio o un avvocato autorizzato o un consigliere comunale... Per un partito è semplice, per una piccola lista una montagna da scalare. Comunque, tranquilli: ce l’abbiamo fatta.

I documenti dei candidati

E poi ci sono i documenti dei trentadue candidati. Non semplicemente la carta di identità. Bisogna preparare il casellario giudiziario per ciascuno, serve il certificato elettorale di tutti, per ognuno il certificato di accettazione della candidatura con tanto di autenticazione della firma. E poi il curriculum vitae, il logo della lista da fornire in due formati su cartoncino.

Quindi l’esatta descrizione del logo, il certificato dei rappresentanti di lista. Bisogna anche allestire un sito Internet, che è obbligatorio. Occorre redigere un bilancio preventivo e aprire un conto corrente come “Comitato” della lista civica, con tanto di (...)

Continua a leggere sul PrimaBergamo in edicola fino a giovedì 23 maggio, o in edizione digitale QUI

Seguici sui nostri canali