Provincia: si vota il 29 settembre per il rinnovo del Consiglio provinciale
Sia il Pd che la Lega sembrano restii alle larghe intese. Forza Italia corre da sola, mentre Fratelli d'Italia fa le opportune valutazioni
E' ufficiale. Il 29 settembre, dalle 8 alle 20, alla Cittadella dello Sport di Bergamo si voterà per il rinnovo del Consiglio provinciale.
Saranno chiamati alle urne 2.982 tra sindaci e consiglieri dei comuni bergamaschi, chiamati a scegliere i 16 nuovi consiglieri provinciali che si andranno a sedere sugli scranni di via Tasso.
Rimarrà ovviamente il presidente Pasquale Gandolfi, che è in carica fino al 2025, dato che il suo mandato dura quattro anni. Le liste dei candidati al Consiglio invece andranno depositate l'8 e il 9 settembre con almeno 150 firme di amministratori.
Gli obiettivi del Pd
La prossima settimana si concluderanno le assemblee locali promosse dal Pd che, come dichiarato dal segretario Gabriele Giudici, hanno l'obiettivo di arrivare a una lista e a un documento programmatico pronti entro Ferragosto, con amministratori conosciuti e uno spazio allargato anche alle forze civiche e in generale a quelle progressiste.
Il segretario provinciale ha comunque specificato che non ci saranno, dopo il voto, alleanze strutturali con il centrodestra, anche se eventualmente potranno esserci delle convergenze su alcuni punti programmatici.
Dubbi su larghe intese nella Lega
La questione delle larghe intese è molto dibattuta anche nella Lega, dove il segretario provinciale Fabrizio Sala sarebbe abbastanza restio a questo tipo di strategia, sebbene in una recente assemblea dei sindaci bergamaschi del Carroccio questa sua linea non sarebbe stata unanimemente apprezzata. Questo in considerazione dei benefici ottenuti con la grande coalizione negli ultimi anni.
Il segretario deve inoltre fare i conti con un possibile ridimensionamento, in questa tornata, dei consiglieri leghisti, nonostante il maggior peso di Treviglio con i sui trentamila abitanti. In ogni caso, ha rimarcato la necessità per il centrodestra di correre unito, anche se con tre liste diverse.
Forza Italia va da sola
Già, perché d'altra parte Forza Italia ha deciso di andare per conto proprio, presentandosi come spiegato da Umberto Valois con uno schieramento civico, moderato e popolare, per allargare il più possibile la base elettorale e raccogliere tutte le forze centriste, come indicato dal segretario nazionale del partito Antonio Tajani.
Valutazioni in Fratelli d'Italia
Il presidente provinciale di Fratelli d'Italia, Andrea Tremaglia, ha invece reso noto che si stanno consultando gli alleati e facendo ragionamenti interni. Rispetto alla lista unitaria con la Lega, ha affermato che comunque si punterà a una lista aperta, pure in questo caso, anche al civismo, ma pare che l'esclusione dalle larghe intese sia ormai assodata. Certo, al momento Gandolfi resta, ma si sta cercando una figura da candidare come presidente al prossimo giro, tra un anno e mezzo, mentre l'attuale obiettivo è ottenere tanti consiglieri del centrodestra e, in particolare, dei meloniani.