Verso le elezioni

Intervista a Fabio Paganini (Italia Viva): il Pd ha rinnegato se stesso

L'avvocato renziano, candidato del Terzo polo alla Camera nel collegio di Treviglio, va all'attacco: «Non possiamo stare con le mani in mano»

Intervista a Fabio Paganini (Italia Viva): il Pd ha rinnegato se stesso
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di Wainer Preda

Fabio Paganini ha 42 anni e di mestiere fa l'avvocato in ambito societario. All'impegno professionale però aggiunge la passione civica e politica. Vicesindaco di Osio Sotto, è lui il candidato scelto dal Terzo polo (Azione-Italia Viva) per la corsa nell'uninominale alla Camera nel collegio di Treviglio, Val Cavallina e Sebino.

Paganini, perché è passato dal Pd a Italia Viva?

«Perché il Pd ha rinnegato se stesso, rinunciando alla spinta propulsiva e al coraggio di interpretare lo slancio delle giovani generazioni. Italia Viva, al contrario, ha raccolto questa sfida».

Perché ha deciso di candidarsi?

«Mettersi in gioco è entusiasmante. Voglio “metterci la faccia”, il cuore, il tempo, l’esperienza maturata sul campo. La nostra epoca impone di non stare con le mani in mano e dare qualcosa alla comunità».

Che cosa ha fatto finora per la nostra terra?

«Le ho voluto bene. Mi sono speso nell’amministrazione del mio Comune, coniugando studio, formazione professionale e impegno civico».

Il Paese rischia. Come conta di aiutarlo?

«Il Terzo Polo conosce i rischi che attendono l’Italia in autunno. Per questo crediamo che Draghi debba continuare nel suo incarico a Palazzo Chigi: è il modo migliore per aiutare il Paese».

Una volta a Roma, qual è la questione più urgente che cercherà di risolvere per Bergamo?

«Diversamente dagli altri, il Terzo Polo ha candidato a Bergamo solo bergamaschi. Sapremo interpretare le esigenze del territorio; tra queste, affrontare il tema della mobilità e della viabilità, guardando oltre il proprio naso. E poi una commissione d’inchiesta sulla pandemia».

Un punto caratterizzante del suo programma?

«Un piano straordinario per ridurre le liste d’attesa negli ospedali, anche consentendo ai pazienti di recarsi in strutture private convenzionate senza costi aggiuntivi».

Un giudizio su Matteo Renzi?

«Un uomo che ha (...)

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