Intervista a Valentina Ceruti (Pd): ora il Parlamento, per la Segreteria si vedrà
Il vicesindaco di Almé correrà per la Camera, nel collegio di Bergamo e Valli. Ma non disdegna un pensierino al Provinciale
di Wainer Preda
Valentina Ceruti ha 32 anni, è un avvocato ed è vicesindaco di Villa d'Almè. È candidata del Pd e il centrosinistra alle prossime elezioni politiche. Correrà per la Camera nel collegio uninominale di Bergamo e Valli.
Quand’è iniziata la sua ascesa politica nel Pd?
«Poco dopo l’università, nel 2013. Ho sempre avuto idee di centrosinistra, ho sempre votato per quell’area. Per me, il Pd è un partito in cui c’è un dibattito sano, un confronto vivace, dal circolo provinciale fino ai vertici».
Fin troppo vivace...
«Vero, ma a me piace il dibattito. Ascoltare ti arricchisce. I miei ideali, poi, sono tutti rappresentati nel Pd».
Nei suoi sogni c’è il Parlamento?
«Diciamo che mi trovo bene a fare l’amministratore locale. Mi piace quella dinamica, operativa. La candidatura nazionale è stata un fulmine a ciel sereno».
Perché hanno scelto lei?
«Credo sia stato riconosciuto il mio lavoro a livello locale. Gli incarichi in Anci (è vicepresidente nazionale giovani, ndr) sono stati valore aggiunto».
Quanto ha influito, invece, il fatto che lei sia under 35 e donna?
«Credo che abbia pesato di più avere meno di 35 anni. Il Pd ha voluto dare un segnale di ricambio».
Che cosa ha fatto finora per la nostra terra?
«Sono in prima linea nel mio Comune. Dedico anima e cuore al mio paese».
Una volta a Roma, qual è la questione più urgente che cercherà di risolvere per Bergamo?
«Il precariato giovanile. Credo (...)