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«Io sicuramente non firmerò»: Gori sul referendum della Cgil contro il Jobs Act

Il sindaco di Bergamo va contro corrente rispetto alla Schlein e dichiara: «Sarebbe totalmente incoerente con la mia storia politica»

«Io sicuramente non firmerò»: Gori sul referendum della Cgil contro il Jobs Act
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All'elenco di chi nel Pd non firmerà la proposta di referendum per l'abolizione del Jobs Act si aggiunge anche Giorgio Gori, che va così contro la linea segnata dalla segretaria nazionale del partito Elly Schlein. La segretaria ha di recente detto sì alla proposta lanciata dalla Cgil a metà aprile.

«Io sicuramente non firmerò»

In un'intervista registrata da LaPresse a margine del suo intervento ad Assolombarda per Direzione Nord di oggi, lunedì 6 maggio, Gori ha dichiarato: «Siccome firmare sarebbe totalmente incoerente con la mia storia politica, io sicuramente non firmerò. Penso che il Jobs Act non abbia in alcun modo aumentato la precarietà, che, anzi, è diminuita negli ultimi dieci anni. Sono aumentati i posti di lavoro a tempo indeterminato, si ridotto il contenzioso sui licenziamenti ed è rimasta perlopiù inapplicata la parte sulle politiche attive. Quello che bisognerebbe fare è completare l'implementazione del Jobs Act».

Un tema importante

In conclusione: «Siccome so che Elly Schlein era addirittura uscita dal Pd per questo, non mi aspettavo una scelta diversa, ognuno rimane sulla sua idea. È un tema su cui bisognerà anche provare a fare sintesi. Non credo che sia nostro interesse vivere una divisione su un tema di questa importanza».

Commenti
Marco Marca

Penso che faccia tutto schifo

Francesco pagliari

Di solito il segretario detta la linea politica, e gli altri si adeguano, o escono!

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