L'opinione

Ius scholae, per il bergamasco Alessandro Sorte (FI) è una «proposta di buon senso»

Il segretario regionale degli azzurri ribadisce la posizione del partito, entrato in conflitto con la Lega sull'eventuale proposta di legge

Ius scholae, per il bergamasco Alessandro Sorte (FI) è una «proposta di buon senso»
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Lo ius scholae è una «proposta di buon senso»: così l'ha definita, per riaprire il dibattito sulla concessione della cittadinanza italiana agli stranieri che vivono nel nostro Paese, il deputato bergamasco di Forza Italia, Alessandro Sorte.

Una proposta su cui, come riportato da PrimaTreviglio, ha chiarito che c'è da lavorare, ma distante da quella di Giuseppe Conte e dallo ius soli del Pd.

I distinguo dalle altre proposte

«Forza Italia è la componente moderata, liberale, popolare della maggioranza, distinta dalla destra sovranista e legittimamente e con orgoglio portiamo avanti le nostre idee - ha spiegato in un post pubblicato sui suoi profili social -. La riforma della legge sulla cittadinanza, è vero, non fa parte del programma di governo, e il Paese, in questo momento, ha altre priorità. Dicono che il centrodestra su questo sia diviso. Ma che dire allora del “campo largo”, che ha ben cinque proposte diverse?».

Il segretario regionale del partito ha poi continuato prendendo le distanze dalle proposte avanzate finora dagli altri schieramenti politici: «La nostra proposta non ha nulla a che vedere con quella di Conte, che vuole concedere la cittadinanza dopo soli cinque anni di scuola, né tantomeno con quella del Pd, che resta ancorata allo ius soli. La concessione della cittadinanza, per noi, non può essere un automatismo, e infatti siamo contrari allo ius soli, ma deve arrivare dopo un processo di integrazione profondo».

La posizione di Sorte

Una discussione che si riaccende dopo i confronti (e le polemiche) nati durante le Olimpiadi di Parigi, da poco concluse, che hanno visto gareggiare per l'Italia anche molti atleti di diverse origini.

«Come ha giustamente ribadito oggi il nostro segretario nazionale Tajani, dobbiamo fare i conti con la realtà: l’Italia, come del resto tutto il mondo, è cambiata e sta continuando a cambiare. Quanti figli di stranieri frequentano le nostre scuole, o militano nel nostro esercito? Quanti atleti, bravissimi, giocano nelle nostre squadre?

Non esistono differenze di colore, o di etnia. È un buon italiano chi ama l’Italia, chi la difende, chi conosce e ha fatto propria la nostra cultura, e vive rispettando le nostre leggi. Forza Italia è a favore dell’introduzione dello ius scholae, lo era anche il presidente Berlusconi, lo è, secondo i sondaggi, la maggioranza degli italiani».

Sorte ha in seguito spiegato che si vorrebbe concedere la cittadinanza a chi ha terminato il ciclo regolare della scuola dell’obbligo , quindi dieci anni di percorso, e dunque non solo ha imparato la nostra lingua. Importante inoltre è conoscere i valori fondanti della Repubblica, condividendoli. «È una proposta di buon senso, su cui siamo pronti a confrontarci, in Parlamento, con le altre forze politiche».

La diatriba con la Lega

Un'apertura che, però, non è piaciuta agli alleati della Lega, che ha attaccato apertamente Forza Italia dopo le parole del vicepremier Tajani. Tutto inizia con una nota del Carroccio, corredata da fotomontaggio con i volti di Tajani e della segretaria del Pd, Elly Schlein, e la scritta: «Il Pd rilancia lo ius soli, FI apre un varco a destra». Una posizione molto differente da quella degli azzurri.

«La legge sulla cittadinanza va benissimo così, e i numeri di concessioni (Italia prima in Europa con oltre 230 mila cittadinanze rilasciate, davanti a Spagna e Germania) lo dimostrano - si legge nella nota -. Non c'è nessun bisogno di ius soli o scorciatoie». Non è mancata la replica dei forzisti, che hanno dichiarato come «la strategia è colpire gli avversari, non gli alleati».

Commenti
Mateo

Ottima mossa per avvicinarsi alla sinistra, impaludare il governo e rivitalizzare elettoralmente una lega che era rimasta senza argomenti e ha dovuto affidarsi a Vannacci. Come si vede che manca Berlusconi, come si vede che Tajani non è Berlusconi.

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